Accam, Comitato Ecologico: “Ecco le nostre proposte”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano

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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano

In riferimento a questo periodo di transizione della società Accam, il Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano intende presentare le proprie riflessioni e proposte.

Le norme europee, sempre più a favore di una economia circolare, penalizzano l’incenerimento. Anche Regione Lombardia si deve adeguare per evitare sanzioni. Visto che la raccolta differenziata, dove è già stata introdotta la tariffazione puntuale dei rifiuti, può arrivare ben oltre il 65% (nei comuni che l’adottano può addirittura raggiungere l’85%, come confermato dalla sperimentazione nel quartiere Sant’Edoardo a Busto Arsizio), viene a mancare la materia prima da incenerire.

Considerando la costante emissione di inquinanti dal camino di Accam che, come stabilito da ATS Insubria e ATS Città Metropolitana di Milano, generano nelle zone di ricaduta venti casi di malattie cardiovascolari all’anno, riteniamo fuori da ogni logica seria la proposta di aumentare la capacità di incenerire, come affermato, anche solo come ipotesi da approfondire, dalla presidente di Accam in sede di assemblea dei soci.

Ricordiamo che Regione Lombardia dispone sul proprio territorio di una capacità di smaltimento superiore al necessario, e ha emanato una delibera di decommissiong, comunicando che l’impianto Accam di Borsano non è strategico e, su volontà dei soci, può essere chiuso senza particolari problemi.

La Regione, inoltre, è stata chiara e tassativa sul fatto di non rilasciare nuove concessioni di smaltimento rifiuti. Il nostro appello è quello di saper leggere i tempi come fecero i padri fondatori di Malpensa. Oggi occorre valorizzare i rifiuti. Chiediamo di approfondire la realizzazione di un impianto ad alto livello di
selezione del rifiuto, che, tramite il riciclo, diventa un valore da poter vendere al miglior prezzo. Per esempio, vendendo un sacco contenente plastica di diversi polimeri si ricava un guadagno limitato. Ma selezionando PET, PP, PE HDPE, LDPE e così via, verrebbero immesse sul mercato delle materie da vendere al miglior prezzo. E la stessa cosa vale per i metalli.

Chiediamo quindi ad Accam di essere il “mezzo” che sappia valorizzare nella vendita al miglior prezzo sul mercato il materiale ricevuto. La parte restante non riciclabile può essere smaltita ad un prezzo inferiore (trasporto compreso) di quello attuato da Accam (si veda il caso di Dairago). Completiamo la proposta suggerendo infine la valorizzazione del personale interno, chiudendo definitivamente i rapporti con la società esterna, con la quale è in essere un contratto in scadenza nel 2021.

Cordiali saluti, Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Luglio 2018
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