Agenzia formativa: i dipendenti della Provincia contro il trasferimento

A più di un anno dal nuovo corso, non è ancora avvenuto il passaggio di 52 dipendenti di Villa Recalcati all'ente formativo. Le resistenze spiegate dal rappresentante sindacale

agenzia formativa alunni a ristoexpo

Un anno fa, in aprile, Provincia annunciava l’inizio di una nuova era per l’Agenzia della Formazione professionale. Con un nuovo statuto e un nuovo contratto di servizio, l’Agenzia speciale puntava all’autosufficienza.

Primo passo era quello di stabilizzare il personale, per gran parte precario. In effetti, nei mesi scorsi, risultati ne sono arrivati: a più riprese, sono stati assunti docenti, tecnici e amministrativi, in tutto una cinquantina di persone.

Ma al completamento di quel piano annunciato nell’aprile del 2017 manca ancora un passaggio delicato: il trasferimento di 52 dipendenti di Villa Recalcati ( molti ex dipendenti regionali) all’Agenzia. È una fase delicata che Provincia di Varese deve effettuare , ultima in Regione Lombardia: « Purtroppo – spiega Paolo Bertocchi, consigliere con delega a Istruzione e Formazione – abbiamo affrontato questa delicata fase in un momento difficile. Con la Legge Delrio che incombeva sul bilancio provinciale e una situazione economica difficile. Oggi, però, siamo in una fase completamente diversa: le province sono legittimate e Regione Lombardia ha passato loro la competenza sulla formazione».

Il punto controverso è proprio nel salto chiesto ai dipendenti pubblici che dovrebbero uscire dal sistema pubblico per entrare in un’azienda di diritto privato: « È una speculazione alle spalle del personale – commenta il delegato sindacale Gianluigi Indomi, da 28 anni docente nella formazione – Vogliono farci accettare una situazione che non salvaguarda i nostri diritti. Nel bilancio di previsione dei prossimi tre anni, è previsto un contributo di 500.000 euro all’anno da parte di Villa Recalcati all’ente di formazione. Ma come si fa a credere in certe stime quando la situazione economica della Provincia è ben nota a tutti? Una delle caratteristiche necessarie per cedere il ramo di azienda è il pareggio di bilancio. Elemento che qui non c’è».

Indomi porterà la questione direttamente in Regione: l’ente lombardo, infatti, sostiene economicamente la formazione con il pagamento delle doti riconosciute a ogni studente : « Peccato – afferma il sindacalista – che l’Agenzia ha accettato oltre 130 studenti senza dote, facendo ricadere i costi sul sistema».

La decisione è stata adottata dalla Provincia per non abbandonare questi ragazzi che finirebbero per uscire dal canale educativo: « Noi abbiamo oltre 1300 studenti. – commenta Bertocchi – Non vogliamo chiudere sedi o abbandonare studenti. L’impegno è di proseguire offrendo un’occasione a tutti i giovani. Se regione Lombardia ci riconoscesse queste doti, avremmo risolto tutti i nostri problemi di bilancio e , anzi saremmo, in pareggio».

Il punto dolente era ed è ancora quello del trasferimento: « Hanno stanziato una cifra ridicola per la manutenzione delle sedi – aggiounge il sindacalistav – tutti gli immobili, però, non entrano in proprietà dell’Agenzia che deve solo accollarsi i costi dell’ordinaria e straordinaria amministrazione con un contributo di 29.500 euro per la gestione di laboratori, macchinari e uffici delle cinque sedi. Un impegno ridicolo a fronte degli alti costi».

I 52 dipendenti della Provincia temono quindi di ritrovarsi per strada: « Il passaggio prevede che avvenga tutto alle stesse condizioni – commenta Indoni – ma nessuno assicura che, dal giorno successivo, non si trovino modalità e sistemi per cambiare i contratti. I sindacati hanno approvato una pre intesa contrattuale ma ne abbiamo discusso in assemblea e i lavoratori non sono d’accordo».

Così Indoni chiederà l’intervento della Regione : « Ben venga che in questo confronto entri anche il terzo protagonista – commenta Bertocchi – Oggi il 90% del nostro bilancio è pagato da Regione. È giusto che dichiari la propria posizione».

Intanto l’Agenzia Formativa guarda avanti, a quelle aree della formazione redditizie che potrebbero aiutare a rafforzare il bilancio: « Parliamo della formazione continua o di quella per adulti finanziata dall’Euorpa o dai fondi di categoria – spiega Bertocchi – Sarebbero nuove preziose entrate che ci porterebbero presto a raggiungere l’autosufficienza».

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Pubblicato il 17 Luglio 2018
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