Blitz vandalico alla festa del Partito Democratico
Distrutte bandiere e rubato uno striscione, danni alle recinzioni. Il segretario Astuti: «Gesto gravissimo, un attacco alla democrazia». Indaga la Digos
Rete divelta, tricolori e bandiere dell’Unione Europea strappate. Striscioni e bandiere del Partito democratico distrutti.
È lo scenario che si è presentato questa mattina ai volontari di Schiranna in Festa, che si tiene ogni estate nell’area attrezzata di via Vigevano, a Varese: erano arrivati per per preparare la serata paella e sangria in calendario venerdì 13 luglio.
«Un gesto gravissimo, un attacco alla democrazia – commenta il segretario provinciale PD Samuele Astuti – non è la prima volta che succede purtroppo, non è la prima volta che noi reagiamo andando avanti senza nessun timore. Questa gente non ci fa nessuna paura, non temiamo lo stupidità».
Astuti prosegue: «Confidiamo che le forze di polizia individuino al più presto i responsabili augurandoci una punizione severa. Gesti simili non devono essere tollerati. Ad essere odiosa è l’idea stessa dell’attacco violento. La miglior risposta, però, rimangono i fatti: domani la festa inizierà puntuale alle 19 e andrà avanti per tutto il fine settimana come sempre».
I vandali si sono introdotti nell’area festa dopo aver divelto parte della recinzione che la circonda ed è stato rubato anche lo striscione da 9 metri con la scritta Festa Democratica visibile dalla provinciale 1.
L’episodio è stato denunciato alla polizia di Stato: questa mattina gli agenti della Digos hanno fatto un sopralluogo.
«Stupidi e incivili – spiega Bassano Falchi, responsabile di Schiranna in Festa – per fortuna non sono entrati: lo stand gastronomico è perfettamente funzionante». I vandali hanno «preso di mira la coreografia di bandiere che circonda tutta l’area di via Vigevano – continua Falchi – una ventina di bandiere strappate o spezzate dall’asta. Danni economici contenuti, è il gesto che infastidisce. Probabilmente figlio di un certo clima: sino a prova contraria lo consideriamo un attacco politico dalla violenza simbolica».
Falchi non ha dubbi: «Siamo infastiditi ma certo non spaventati – dice il responsabile di Schiranna in Festa – la stupidità non ci spaventa. Tanto che domani la festa sarà aperta come sempre. Un gesto grave negli intenti perché Schiranna in Festa è una festa per tutti, dove tutti sono i benvenuti. Un gesto offensivo nei confronti dei 300 volontari che mettono a disposizione tempo e lavoro per tre mesi»
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