Discarica di Gerenzano: il Comitato chiede risposte certe

Dopo la riunione in Regione, il Comitato critica la mancanza di un registro degli interventi richiesti

discarica gerenzano

Una riunione in chiaro e scuro. Questo il commento del Comitato per la bonifica della discarica di Gerenzano in merito all’incontro che si è svolto il 9 maggio in Regione e di cui hanno avuto il resoconto a metà del mese scorso. Presenti i Sindaci di Gerenzano e Rescaldina, la Provincia di Varese, la Città metropolitana di Milano, ARPA, UTR Insubria, Neptunus (Sorri SpA) e A2A è stata analizzata la situazione.

Il Comitato, attraverso il portavoce Pier Angelo Gianni, ha sottolineato nella lettera che l’incontro, nonostante  la presenza di tutti i soggetti interessati alla bonifica del sito, non ha dato indicazioni operative certe. Il Comitato pertanto ha chiesto che le riunioni future abbiano un ordine del giorno e, a conclusione, un registro delle azioni con responsabili e tempi di attuazione.

Il Comitato ha avanzato alcune osservazioni:

«1) Il dato positivo emerso dalla riunione è la necessità di migliorare la rete piezometrica (pozzi di controllo) ritenuta inadeguata e insufficiente. La rete piezometrica, secondo noi,  dovrà essere tale da verificare la qualità della falda immediatamente a valle della barriera idraulica che ha la funzione di contiene l’inquinamento della discarica.  Purtroppo non sono stati indicati i tempi di tale implementazione e il Comitato lo ha sottolineato.

2) Un corretto monitoraggio della falda richiede un adeguamento del protocollo analitico che comprenda sostanze pericolose, in particolare Nickel e Arsenico, massicciamente presenti nell’acqua dei pozzi barriera.
Questo aspetto è stato sottolineato in quanto l’affermazione di A2A  circa la mancanza di superamento delle soglie di concentrazione, se non correttamente inquadrata alla luce della carenza dell’attuale rete di monitoraggio, può essere pericolosa perché falsamente tranquillizzante.

Infatti il principale punto di controllo (piezometro U-UNI nel comune di Uboldo) che storicamente ha dato i risultati peggiori non è stato campionato».

Il Comitato inoltre ritiene grave che non sia emerso il tema riguardante l’attuale inefficienza della barriera idraulica, ultimo baluardo al contenimento dell’inquinamento. Pertanto si è chiesto di riportare l’efficienza della barriera alle indicazioni di progetto.

Un punto rilevante che ha occupato una significativa porzione della riunione, ma che, secondo il Comitato non ha portato a risoluzioni operative, è quello connesso alla presenza di rifiuti interrati e non censiti su vaste aree dei comuni di Gerenzano e Rescaldina limitrofe al torrente Bozzente, tanto da affiorare sulle sue due sponde. In questo caso si è sottolineato che è di capitale importanza conoscere l’estensione, la quantità e qualità dei rifiuti interrati, sottolineando che «sarebbe una grave negligenza sottovalutare i rischi quali l’erosione delle sponde del Bozzente e la qualità dei suoli».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Luglio 2018
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