Germignaga, l’Uganda e un buon minestrone

Il sindaco Marco Fazio e sua moglie Francesca partiranno sabato per un viaggio solidale in Africa che nasce dall'impegno nel GIM. È possibile contribuire per le attività delle missioni

Marco Fazio e Uganda

“La voglia di un viaggio a volte nasce da molto lontano. Per me la curiosità verso l’Uganda comincia con un piatto di minestrone e l’attività di volontariato in un’associazione speciale.”

Marco Fazio, sindaco di Germignaga, professore d’arte, da sempre impegnato per il suo paese e per il volontariato internazionale, è in partenza per lo stato africano. Sabato volerà in Uganda insieme a sua moglie Francesca. Raggiungeranno le missioni di Kangole e Apeitolin dove resteranno circa tre settimane.

Un’esperienza di viaggio che nasce da tanti anni di impegno nel GIM di Germignaga.

“Tutto partì da qualcosa di veramente banale: il GIM gestiva, tra le altre cose, una Bottega del Mondo, e mi sembrava divertente, a quindici anni, provare a stare dietro al bancone, da volontario. Da lì, ho pian piano iniziato a conoscere la storia di questo gruppo, partito dalla scelta di alcune famiglie che abitavano nello stesso condominio di sostenere l’azione di una suora missionaria attiva in Uganda. In pochi anni, quell’esperienza si era trasformata in un’associazione strutturata e in grado di realizzare progetti di cooperazione in Africa, Asia, Sud America. Luoghi assolutamente introvabili sulle carte geografiche mi divennero familiari, e ad essi si associavano le storie dei progetti e i loro protagonisti”.

Marco e Francesca stanno condividendo da tempo questo progetto. Hanno aperto un blog che racconterà la loro esperienza e al tempo stesso hanno avviato una sottoscrizione a favore delle missioni.

“In occasione del nostro viaggio, – hanno scritto sulle pagine di Buona causa, uno dei siti di crowdfunding – vogliamo sostenere le missioni di Kangole e Apeitolin. Ci siamo impegnati, in particolare, a finanziare la formazione di Consolate, una giovane ugandese di Kangole che è iscritta presso la JERUSALEM SCHOOL OF NURSING AND MIDWIFERY di Lira per diventare ostetrica; vorremmo, inoltre, dare supporto all’azione di Padre Marco Canovi, che sta avviando una nuova missione ad Apeitolin, nella diocesi di Moroto, con una particolare attenzione al tema dell’istruzione.

Tutti i fondi raccolti verranno portati direttamente da noi in Uganda e consegnati ai missionari. Vi ringraziamo per voler condividere con noi la gioia di dare un aiuto concreto a queste realtà, riprendendo l’intuizione di Daniele Comboni, il quale diede avvio alle sue missioni seguendo il motto “Salvare l’Africa con l’Africa”.”

Marco Fazio racconta perché ha scelto il minestrone come metafora del viaggio.

“Per due ragioni. La prima è che il minestrone è la portata principale delle tradizionali “cene povere” che il Gruppo organizza ogni anno per raccogliere fondi. E quel minestrone è la testimonianza del fatto che ci sono incontri che ti cambiano (in grande o in piccolo) la vita. Da vent’anni, ormai, io che consideravo a fatica anche il passato di verdura, adoro il minestrone…ma soprattutto, mi sento parte di una bella storia. E qui veniamo al secondo motivo. Il GIM è un’associazione nata con un’ispirazione cattolica, ma che ha saputo sempre essere aperto a spunti e contributi di persone diverse. E ognuno di questi è riuscito a portare sapori diversi, rendere migliore questo mix”.

Marco Fazio e Uganda

Per chi volesse seguire Marco e Francesca

Il Blog: ticket2smile

Come contribuire: Buonacausa

Su Varesenews: periodicamente pubblicheremo alcuni racconti e foto. Inoltre Francesca, nel periodo di viaggio, gestirà l’account Instagram del giornale

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Luglio 2018
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