Goletta dei Laghi: “Ancora punti critici e plastica nelle acque”

Le cause sono gli scarichi abusivi o l'insufficiente sistema di depurazione, oltre a tutti gli oggetti che vengono buttati nel wc. "Ci vogliono maggiori interventi da parte delle amministrazioni"

Generico 2018

La Goletta dei Laghi di Legambiente lascia la Lombardia per il Friuli Venezia Giuli chiudendo la tappa lombarda a Varese, nella sede della provincia in Villa Recalcati dove ha diffuso i dati del suo lavoro. Questa mattina infatti, 13 luglio, è stato tracciato un primo un primo bilancio dell’attività di monitoraggio svolte dall’imbarcazione “Cigno Azzurro” sui laghi di Garda, Iseo, Como, Ceresio, Ghirla e Maggiore, dal 29 giugno al 13 luglio 2018.

«Chiudiamo questa tredicesima edizione con dati che rilevano ancora una situazione di inquinamento – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Su 30 campioni analizzati 16 sono risultati oltre i limiti di legge per inquinamento batteriologico. Una nota positiva: 10 punti tra quelli risultati entro i limiti l’anno scorso erano risultati inquinati. C’è un miglioramento, quindi, ma la situazione resta preoccupante».

Nel Varesotto, su 9 punti monitorati tra Ceresio, Maggiore e Ghirla, 6 risultano fortemente inquinati e solo 3 entro i limiti. In particolare, Germignaga (Foce canale presso lido comunale), Laveno Mombello (Foce torrente Boesio), Brebbia (Foce torrente Bardello), Ispra (Foce torrente Acqua Negra) e Porto Ceresio (Foce Torrente Vellone) presentano una concentrazione di enterococchi intestinali e di escherichia coli di molto superiore a quella sancita dal decreto ministeriale del 30 marzo 2010. Solamente l’area circostante ad Angera (Torrente presso Oasi Bruschera) presenta livelli di inquinamento compresi nei limiti.

Gli esperti di Goletta dei Laghi hanno analizzato tre punti del lago Ceresio. Mentre
l’inquinamento della zona vicino a Claino con Osteno (foce fiume Telo di Osteno) è risultato entro i limiti, le due aree vicino a Porto Ceresio (foce torrente Vallone e foce rio Bolletta) sono fortmemente inquinate.

Delle sette aree campionate del lago d’Iseo quelle vicino a Pisogne (darsena di Pisogne, sfiorato del comune ne canale industriale) e Monte Isola (Peschiera, scarico presso pontile nord) sono fortemente inquinate. La zona intorno a Sulzano (foce torrente Calchere) pur essendo meno contaminata ha livelli superiori ai limiti. Mentre I due punti nei pressi di Costa Volpino (canale presso spiaggia “Bar delle Rose” e foce fiume Oglio) e quelli vicino a Castro (foce torrente Borlezza) e Tavernola Bergamasca (foce torrente Rino) non oltrepassano il tetto
massimo fissato dal decreto.

Dei nove punti monitorati del Lago di Como quattro nei pressi di Lecco (foce torrente Caldone), Vercurago (foce torrente Gallavesa), Cernobbio (foce torrente Breggia) e Como (canale depuratore presso i giardini A. Volta) risultano fortemente inquinati. Le acque di Dongo (foce torrente Albano) sono inquinate ma in modo meno grave, mentre ad Argegno (foce torrente Telo),Perledo (foce torrente Esino), Dorio (spiaggia di Dorio in corrispondenza dello scarico) e Colico (foce fiume Adda) l’inquinamento è contenuto entro i limiti.

La raccolta dei campioni, spiegano gli esperti, quest’anno si è concentrata sui “malati cronici”, ovvero qui punti che negli anni precedenti erano già stati considerati critici a causa della cattiva depurazione; indice della presenza di scarichi abusivi o di un insufficiente sistema di depurazione delle acque che attraverso i corsi d’acqua arrivano a lago.

«Con il nuovo gestore unico Alfa Srl speriamo di andare in questa direzione – spiega Marco Magrini, vicepresidente della Provincia-, investendo sugli impianti di depurazione. Tutte le amministrazioni vanno in questa direzione mentre da cittadini dobbiamo essere tutti più attenti anche ai piccoli gesti quotidiani».

La Goletta dei Laghi inoltre, da tre anni indaga anche sulle microplastiche presenti nelle acque e sulle spiagge, inviando le analisi a Enea che in autunno ne restituirà i risultati: «Uno dei problemi per i nostri laghi è l’abitudine tanto diffusa quanto dannosa di gettare nel WC rifiuti non degradabili, come ad esempio i bastoncini di plastica dei cotton fioc, cerotti o altro .- ha spiegato Tania Laurenti, responsabile scientifico della Goletta dei Laghi -. Questi oggetti, spesso, non vengono filtrati e raggiungono le acque per poi frammentarsi e lentamente diventare microplastiche molto pericolose per l’ecosistema».

«Ancora una volta dobbiamo constatare quanto sia lento il processo di risanamento di fiumi e torrenti varesotti – dichiara Alberto Minazzi, coordinatore dei circoli Legambiente del varesotto –. Dopo tanti anni di Goletta dei Laghi, fiumi come l’Acquanegra o il Bardello portano ancora inquinanti nel Lago Maggiore dovuti al mancato collettamento delle acque di fognatura. Così come il Ceresio lombardo, che continua ad essere ricettore delle acque mal depurate provenienti anche dai comuni dell’entroterra. Siamo la terra dei 7 laghi, sarebbe ora di curarsi delle loro acque».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2018
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