L’Organizzazione degli stati Americani condanna Ortega per la repressione in Nicaragua

Il Consiglio permanente ha elaborato un documento in otto punti che in sintesi chiede di indire elezioni anticipate entro la primavera, smantellare i gruppi paramilitari, garantire i diritti umani e accogliere una commissione internazionale

Nicaragua

Con 21 voti a favore, 3 contrari, 7 astenuti e 3 assenti la OEA (Organizzazione degli Stati Americani) ha approvato una risoluzione di dura condanna del Governo Ortega.

Il Consiglio permanente ha elaborato un documento in otto punti che in sintesi chiede di indire elezioni anticipate entro la primavera, smantellare i gruppi paramilitari, garantire i diritti umani e accogliere una commissione internazionale che verifichi l’andamento.

Una secca presa di posizione che ha un precedente illustre 39 anni fa, proprio prima dell’insurrezione finale che avrebbe portato alla caduta del regime di Somoza.

Daniel Ortega era stato protagonista di quella fase in quanto era uno dei comandanti della rivoluzione. Sa quindi il peso che avrà un simile documento e per questo il suo cancelliere Denis Moncada ha continuato a ribadire la posizione del Governo che considera terroristi tutti gli oppositori e che di fatto vedrebbe il Paese sottoposto a pressioni internazionali per arrivare a un golpe.

La riunione straordinaria degli stati Americani arriva dopo tre mesi di drammatici fatti in Nicaragua con oltre 350 morti e migliaia di feriti, oltre a molti arresti di cui si conosce ancora poco. Una situazione che sta portando il paese in uno stato di guerra con una crisi economica, sociale e politica senza precedenti.

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Gli otto punti:
1) Ribadendo la sua ferma condanna e grave preoccupazione per tutti gli atti di violenza, repressione, violazioni e abusi dei diritti umani, compresi quelli commessi dalla polizia, gruppi di paramilitari e altri contro il popolo del Nicaragua, come documentato dalla Commissione per i diritti umani, e si chiede l’identificazione dei responsabili, attraverso le corrispondenti procedure legali e chiedere lo smantellamento dei gruppi dei paramilitari.

2) condanna anche gli attacchi contro il clero, vescovi cattolici che partecipano al dialogo nazionale, e atti di violenza presso l’Università Nazionale Autonoma del Nicaragua (UNAN), la sede della Caritas, e di altri manifestanti pacifici.

3) Sollecitare il governo del Nicaragua e di tutte le parti a attivamente e in buona fede, partecipare al dialogo nazionale come un meccanismo per la generazione di soluzioni pacifiche e sostenibili per la situazione registrata in Nicaragua e il rafforzamento della democrazia nel paese che le soluzioni.

4) Sollecitare il governo del Nicaragua di prendere in considerazione tutte le opzioni per raggiungere questo obiettivo, a collaborare per l’attuazione efficace degli sforzi per rafforzare le istituzioni democratiche in Nicaragua attraverso l’attuazione delle raccomandazioni della missione di osservazione elettorale della OEA e sostenere un calendario elettorale concordato congiuntamente nel contesto del processo di dialogo nazionale.

5) Appoggiare il Gruppo Interdisciplinare di nuova costituzione di esperti indipendenti (IMCI) per indagare gli atti di violenza che hanno avuto luogo nel paese, come documentato dalla Commissione, e il meccanismo di controllo speciale per il Nicaragua (MESENI) e l’iniziativa di rafforzare le istituzioni democratiche offerte dal Segretariato generale dell’OAS e sollecitare il governo del Nicaragua a fornire le condizioni necessarie per l’adempimento dei suoi compiti.

6) Ribadire la volontà del Consiglio Permanente di collaborare e prendere in considerazione altre misure e meccanismi che riterrà opportune, nella ricerca di una soluzione pacifica per la situazione di fronte il Nicaragua in conformità con le regole della soluzione dell’Organizzazione.

7) Invita la Commissione a continuare a tenere il Consiglio Permanente informato sul funzionamento dei meccanismi specificamente stabilite dalla Commissione per monitorare la situazione dei diritti umani in Nicaragua e il monitoraggio dell’attuazione delle raccomandazioni contenute nella relazione della Commissione.

8) Di chiedere alla Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani (CIDH) e il Dipartimento per la Cooperazione elettorali e di osservazione (DECO), l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) Unione europea per accompagnare i lavori della Commissione di verifica e sicurezza.

Il Nicaragua per bocca del suo rappresentante Denis Moncada aveva presentato una propria proposta che è stata bocciata con 20 voti contro e solo tre a favore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2018
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