I migranti puliscono la vecchia sacrestia che diventa laboratorio d’arte
Il lavoro nei mesi scorsi ha dato i suoi frutti e in questi giorni è attivo un corso per imparare a diventare mosaicisti
Una chiesa sconsacrata del XVI secolo che “non si può toccare” per via dei vincoli della Sovrintendenza ma con spazi utili ad essere impiegati per scopi sociali. Un artista milanese che si innamora dei colori ancora vivi di una valle. E un gruppo di giovani venuti da lontano che si mettono a disposizione della collettività.
Bastano questi ingredienti per raccontare la storia di un luogo che in questi giorni sta rinascendo: la chiesa sconsacrata di Sant’Anna, nell’omonima località di Cuveglio, posta in cima ad una scalinata ad ampi gradoni adornata da una via crucis.
Già qui c’è la storia nella storia: nel 2015 le immagini sacre vennero restaurate nel carcere di Bollate e inserite in un percorso di inclusione sociale dedicato i detenuti sotto la supervisione del professor Renato Galbusera, dell’Accademia di Brera: lo testimoniano le porpore dei mantelli, l’ocra del sole di Terra Santa delle figure che hanno riportato i dipinti, protetti da teche in vetro, agli antichi splendori.
Ma la sorpresa sta alla fine della breve salita e coincide con l’ingresso prima nella sacrestia, poi nella chiesa sconsacrata e ora di proprietà del Comune.
Le risorse da trovare per il restauro degli affreschi attribuibili alla scuola di Bernardino Luini sono imponenti e difficilmente un pese come Cuveglio potrà trovarle, nelle pieghe di bilanci assorbiti da altre priorità. «Ci vorrebbe una raccolta fondi», dice qualche amministratore ragionando a voce alta «ma sarà difficile».
Ma lo spazio della sacrestia, quello sì, può essere utilizzato già da subito.
Ed ecco che entra in gioco l’idea di farci una scuola di mosaici, corsi gratuiti estivi a cura del maestro milanese Roberto Corradini, che qui a Cuveglio vive, e del collega Vanderlei Oliveira, responsabile dell’associazione “Meu Brasil ONG di Salvador – Brasile”.
Gli spazi dove in questi giorni si terranno le lezioni sono stati resi disponibili grazie al lavoro del gruppo di richiedenti asilo ospitati in paese in una struttura ricettiva. Di solito li si vede spazzare le strade e tagliare l’erba d’estate, o pulire i marciapiedi dalla neve d’inverno. Ma la scorsa primavera erano indaffarati a pulire e sistemare la sacrestia di questa chiesa costruita secoli fa erigendo le pareti strappate alla roccia della montagna che proprio in questo punto viene giù dalle alture di Duno e si contende metà della valle generata da un corso d’acqua, il San Gottardo.
Un tempo questi spazi – dotati di bagni e cucine, oltre che di piccole camere – era utilizzato come ostello. Poi come luogo di qualche campo estivo parrocchiale e in ultimo come deposito, svuotato e ripulito dai migranti.
Domani, giovedì 26 luglio, il corso di mosaico verrà presentato durante una manifestazione culturale, “Andar per Torri: itinerario castellano” che dalle 18 permetterà di immergersi nella storia e nella cultura medievale con esperti che parleranno del “Grande atlante castellano del Verbano e del Canton Ticino”
Per il corso di mosaico: corradiniroberto@hotmail.com o info@comune.cuveglio.va.it
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