Sagre, eventi e spettacoli: le nuove linee guida semplificano la vita gli organizzatori

Dopo le molte segnalazioni, le richieste degli amministratori locali e una fase di monitoraggio, le regole di sicurezza sono state semplificate e accorpate dal Viminale in un unico documento

sagra festa tacalaspina

Sono state emanate nuove direttive per l’organizzazione di sagre, feste ed eventi pubblici che diminuiscono la burocrazia.

Esattamente un anno fa dal Viminale vennero diffuse le vecchie direttive che per disciplinare sagre, feste e pubblici spettacoli con un radicale giro di vite su regolamenti e autorizzazioni.

Si arrivava dai fatti di piazza San Carlo a Torino (la tragedia avvenuta la sera della finale di Champions League) e da una serie di attentati che avevano sconvolto l’Europa. Per questo, con l’intenzione di aumentare la sicurezza di tutti, ci furono una serie di richieste molto stringenti per chiunque volesse organizzare eventi pubblici.

L’altro lato della medaglia, tuttavia, fu che aumentarono vertiginosamente le difficoltà a carico degli organizzatori e in più di un’occasione quelle regole, più che giustificate per grandi eventi in città, finirono per minare la possibilità di realizzazione delle piccole sagre di paese, delle cerimonie di parrocchia, degli storici appuntamenti folcloristici.

Oggi, 19 luglio 2018, quelle stesse norme dopo le molte segnalazioni e le richieste degli amministratori locali e una fase di monitoraggio, sono state aggiornate, semplificate e accorpate in un unico documento che detta tutte le linee guida utili agli organizzatori.

Tale documento, in particolare, suddivide in due diverse procedure quegli spettacoli che necessitano l’autorizzazione delle commissioni comunali e provinciali di vigilanza e gli eventi e sagre che, invece, possono essere instradate verso l’autorizzazione rilasciata direttamente dal Comune.

«Le nuove indicazioni operative – ha sottolineato il Sottosegretario agli Interni Stefano Candiani – intendono assicurare un “approccio flessibile” alla gestione del rischio, parametrando le misure cautelari rispetto alle “vulnerabilità” legate a ciascun evento. L’obiettivo è quello di superare le criticità applicative delle precedenti direttive rendendo le prescrizioni maggiormente conformi alle peculiarità del territorio e delle manifestazioni programmate a livello locale».

Ecco le nuove direttive per manifestazioni pubbliche con peculiari condizioni di criticità:

Linea guida per l’individuazione delle misure di contenimento del rischio in manifestazioni pubbliche con peculiari condizioni di criticità
Luglio 2018

Nel presente documento sono riportate le indicazioni da seguire per la caratterizzazione e il dimensionamento delle misure di sicurezza finalizzate al contenimento del rischio in manifestazioni pubbliche che si tengono in luoghi all’aperto in cui si profilino peculiari condizioni di criticità connesse alla tipologia dell’evento, alla conformazione del luogo, al numero e alle caratteristiche dei partecipanti, non assoggettate ai procedimenti di cui all’art. 80 del Regio decreto 18 giugno 1931 n. 773.

Per le manifestazioni di pubblico spettacolo che si tengono in luoghi all’aperto assoggettate ai procedimenti di cui all’articolo 80 del regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 e che presentino peculiari condizioni di criticità, le linee guida contenute nel presente documento possono costituire un utile riferimento integrativo degli aspetti non già ricompresi nelle vigenti norme di sicurezza per esse applicabili.

Normativa presa a riferimento

Per la definizione delle misure di mitigazione del rischio da attuarsi nelle manifestazioni oggetto del presente documento sono state prese come riferimento le seguenti normative di sicurezza:

DM 19.08.1996
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.

DM 18.03.1996
Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi.

Requisiti di accesso all’area

Accessibilità mezzi di soccorso:

  • larghezza: 3.50 m.
  • altezza libera: 4.00 m.
  • raggio di volta: 13 m.
  • pendenza: non superiore al 10%
  • resistenza al carico: almeno 20 t (8 sull’asse anteriore e 12 sull’asse posteriore)

Individuazione delle aree di ammassamento per i mezzi di soccorso per la gestione operativa di
scenari incidentali configurabili come maxi-emergenze.

Per quanto possibile, oltre ai requisiti di accesso all’area sopra citati dovrà essere individuata una viabilità
dedicata ai mezzi di soccorso che consenta di raggiungere l’area della manifestazione senza interferire con i
flussi in esodo degli occupanti.

Percorsi di accesso all’area e di deflusso del pubblico

Qualora esigenze diverse da quelle di safety richiedano percorsi separati di accesso all’area e di deflusso del
pubblico, la stessa misura è consentita purché:
a) i varchi utilizzati come ingressi alla manifestazione abbiano caratteristiche idonee ai fini dell’esodo in casi di emergenza;
oppure
b) il sistema di esodo sia completamente indipendente dai predetti varchi di accesso.

Capienza dell’area della manifestazione

Per le aree destinate alle manifestazioni deve essere definita una capienza massima, avendo come riferimento
una densità di affollamento massima pari a 2 persone/m2. L’affollamento definito dal parametro sopra citato dovrà essere comunque verificato con la larghezza dei percorsi di allontanamento dall’area, applicando il parametro di capacità di deflusso di 250 persone/modulo. Il numero di varchi di allontanamento non dovrà essere inferiore a tre, ed essi dovranno essere collocati in posizione ragionevolmente contrapposta.
La larghezza minima dei varchi e delle vie di allontanamento inserite nel sistema di vie d’esodo non dovrà essere inferiore a 2.40 m.
Gli ingressi alle aree delimitate dell’evento, anche se di libero accesso, devono essere controllati attraverso sistemi quali, ad esempio, l’emissione di titolo di accesso gratuito ovvero con conta-persone.

Suddivisione della zona in settori

-Per affollamento fino a 10.000 persone non è richiesta, ai fini di safety, la suddivisione in settori.
-Per affollamento superiore a 10.000 persone e fino a 20.000 persone, si dovrà prevedere la separazione in
almeno due settori.
-Per affollamento superiore a 20.000 persone si dovrà prevedere la separazione in almeno tre settori.
I settori devono essere realizzati secondo i seguenti requisiti:

  • i settori dovranno essere separati tra loro mediante l’interposizione di spazi liberi in cui è vietato lo
    stazionamento di pubblico ed automezzi non in emergenza aventi larghezza non inferiore a 5 metri.
  • lungo la delimitazione della suddetta zona di separazione si dovranno prevedere degli
    attraversamenti presidiati in ragione di uno ogni 10 m.
  • le separazioni di tipo “mobile” devono garantire la resistenza ad una pressione su metro lineare
    superiore a 300 N/m al fine di evitare che, a seguito di ribaltamento, le stesse separazioni possano
    causare la caduta di persone e il conseguente calpestamento.
  • lungo le separazioni di tipo mobile si dovranno prevedere degli attraversamenti presidiati in ragione
    di uno ogni 10 m

Fig. 1 Schema esemplificativo di suddivisione in settori

Lo schema esemplificativo riportato in Fig. 1 costituisce un’ipotesi di suddivisione dell’area in settori. Tale soluzione può ritenersi applicabile ove i lati non delimitati da transenne antipanico consentano l’allontanamento del pubblico verso le vie di esodo.
L’esigenza di dover delimitare l’intera area interessata dall’evento per esigenze non solo di safety, ma anche di security, potrebbe essere soddisfatta anche interponendo opportuni spazi liberi di idonea superficie, da ricavare lungo il perimetro della zona occupata dal pubblico, ovvero annettendo la viabilità adiacente.

Protezione antincendio

Si dovrà prevedere un congruo numero di estintori portatili, di adeguata capacità estinguente, collocati in postazioni controllate. Gli estintori portatili potranno essere integrati con estintori carrellati da posizionare nell’area del palco / scenografia.

Ove non disponibile una rete di idranti, si dovrà prevedere la presenza sul posto di almeno un automezzo antincendio dedicato messo a disposizione dall’organizzatore.

In manifestazioni ove sia prevista l’affluenza di oltre 20.000 persone dovrà essere richiesto il servizio di vigilanza antincendio di cui all’art. 18 del D.Lgs. 8 marzo 2006 n.139, con l’impiego di automezzi antincendio VV.F., secondo le disposizioni dettate dal D.M. Interno 22 febbraio 1996 n.n. 261.

Gestione dell’emergenza-piano di emergenza ed evacuazione

Si dovrà provvedere alla pianificazione delle procedure da adottare in caso d’emergenza tenendo conto delle caratteristiche del sito e del tipo di evento.

In esito alla valutazione dei rischi, il responsabile dell’organizzazione dell’evento dovrà redigere un piano d’emergenza che dovrà riportare:

  • le azioni da mettere in atto in caso d’emergenza tenendo conto degli eventi incidentali ipotizzati nella valutazione dei rischi;
  • le procedure per l’evacuazione dal luogo della manifestazione, con particolare riferimento alla designazione del personale addetto all’instradamento della folla;
  • le disposizioni per richiedere l’intervento degli Enti preposti al soccorso e fornire le necessarie informazioni finalizzate al buon esito delle attività poste in essere dai succitati Enti;
  • le apparecchiature e i sistemi eventualmente disponibili per la comunicazione tra gli Enti presenti e l’organizzazione dell’evento;
  • le specifiche misure per l’assistenza alle persone diversamente abili.

I possibili scenari incidentali saranno classificati per livelli nell’ambito dei quali dovrà essere individuata la competenza in materia d’intervento.
Dovrà essere prevista la possibilità di comunicazione con il pubblico degli elementi salienti del piano d’emergenza prima, durante ed alla fine della manifestazione. In particolare, facendo ricorso ad apposita messaggistica, dovranno essere fornite preventivamente informazioni sui percorsi di allontanamento, sulle procedure operative predisposte per l’evento e sulle figure che svolgono un ruolo attivo nella gestione dell’emergenza. Si dovrà altresì prevedere, nell’ipotesi di evento incidentale, la possibilità di comunicare, in tempo reale, con il pubblico, per fornire indicazioni sui comportamenti da adottare finalizzati al superamento della criticità.

Dovrà essere previsto un sistema di diffusione sonora le cui caratteristiche impiantistiche devono prevedere:

  • alimentazione elettrica con linea dedicata;
  • livello sonoro tale da essere udibile in tutta l’area della manifestazione;
  • presenza di un congruo numero di postazioni per le comunicazioni di emergenza in funzione delle caratteristiche dell’area della manifestazione.

Inoltre si dovrà prevedere, in loco, un centro di coordinamento per la gestione della sicurezza che consenta, altresì, le comunicazioni tra gli Enti presenti e tra questi ultimi e l’organizzazione.
Nell’installazione della segnaletica di sicurezza si dovrà tenere conto dell’esigenza di segnalare la presenza di ostacoli non immediatamente visibili in caso di aree affollate, soprattutto quando questi siano a ridosso dei varchi di allontanamento. A tal fine si potrà far ricorso, oltre che alla segnaletica di sicurezza di tipo ordinario conforme al D. L.vo 81/2008, anche ad ulteriori sistemi di segnalazione ad alta visibilità, per manifestazioni in orario serale, indicanti sia eventuali barriere non rimovibili, sia l’ubicazione dei varchi di esodo. Tali sistemi di segnalazione dovranno essere posizionati ad un’altezza tale da poter essere visibili da ogni punto dell’area della manifestazione.

Operatori di sicurezza

Nell’ambito della gestione della sicurezza, devono essere previsti operatori destinati alle seguenti mansioni:

  • assistenza all’esodo;
  • instradamento e monitoraggio dell’evento;
  • lotta all’incendio.

Per l’espletamento di tali mansioni, l’organizzatore della manifestazione si avvarrà di operatori di sicurezza in possesso dei seguenti requisiti:
1. Soggetti iscritti ad Associazioni di protezione civile riconosciute nonché personale in quiescenza già appartenente alle forze dell’ordine, alle forze armate, ai Corpi dei Vigili Urbani, dei Vigili del Fuoco, al Servizio Sanitario per i quali sia stata attestata l’idoneità psico-fisica, ovvero altri operatori in possesso di adeguata formazione in materia;
2. Addetti alla lotta all’incendio e alla gestione dell’emergenza, formati con corsi di livello C ai sensi del DM 10 marzo 1998 e abilitati ai sensi dell’art. 3 della Legge 609/96.

Per lo svolgimento della funzione di assistenza all’esodo, all’instradamento ed al monitoraggio dell’evento possono essere impiegati operatori in possesso dei requisiti, indistintamente, di cui ai precedenti punti 1 e 2. Il numero complessivo di operatori di sicurezza addetti a tali funzioni non dovrà essere inferiore ad una unità ogni 250 persone presenti. Ogni venti operatori dovrà essere previsto almeno un coordinatore di funzione.

A questi operatori deve essere aggiunto un numero di addetti alla lotta antincendio e alla gestione delle emergenze in possesso dei requisiti di cui al punto 2, individuato sulla base della valutazione dei rischi di incendio e conformemente alla pianificazione di emergenza.

Per le manifestazioni caratterizzate da un’alta affluenza sarà richiesto, come stabilito dall’art. 19 del D.Lvo 139/2006 s.m.i. il servizio di vigilanza antincendio al Comando dei Vigili del Fuoco competente per territorio

Manifestazioni dinamiche in spazi non delimitati

Per le manifestazioni dinamiche in spazi non delimitati in cui non è presente un unico punto di convergenza e di stazionamento dei partecipanti, dovranno essere osservati i seguenti requisiti essenziali.

  • Divieto di detenzione nell’ambito del singolo banco o autonegozio di quantitativi di GPL in utilizzo e deposito superiori a 75 kg.
  • Rispetto di una distanza di sicurezza non inferiore a m. 3 tra banchi e/o auto negozi che impiegano GPL
  • Gli impianti elettrici e gli impianti utilizzatori di liquidi o gas combustibili devono essere conformi alle specifiche norme tecniche e alla regola dell’arte; tale conformità dovrà essere dichiarata a firma di tecnici abilitati e presentata ai competenti uffici del Comune ove viene svolta la manifestazione.
  • Disponibilità di estintori portatili di idonea capacità estinguente in ragione di uno ogni 100 m2 di area coperta ed utilizzata.

Casi particolari

Per le manifestazioni storiche caratterizzate da peculiari criticità e per le quali le condizioni di tutela dei beni storici, monumentali ed ambientali non consentano la completa attuazione delle misure riportate nella presente linea guida potrà farsi ricorso, ai fini del calcolo dei parametri dell’affollamento e dell’esodo, ai metodi prestazionali previsti dagli strumenti propri dell’ingegneria della sicurezza.
A tal proposito, adottando l’approccio ingegneristico, il progettista dovrà dettagliare i passaggi che conducono ad individuare le condizioni più rappresentative del rischio al quale l’attività è esposta e quali siano i livelli di prestazione cui riferirsi in relazione agli obiettivi di sicurezza da perseguire.
In funzione degli obiettivi di sicurezza individuati, il progettista dovrà indicare quali sono i parametri significativi presi a riferimento per garantire il raggiungimento degli stessi obiettivi.
Pertanto, dovranno essere quantificati i livelli di prestazione, intendendo con ciò l’individuazione di valori di riferimento rispetto ai quali verificare che le scelte progettuali in termini di misure di sicurezza adottate consentano di perseguire i risultati attesi. Tali valori potranno essere desunti dalla specifica letteratura tecnica riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Infine, in esito ai risultati dell’elaborazione effettuata, essi costituiranno i parametri di riferimento per attestare il raggiungimento dei livelli di prestazione prefissati e validare la progettazione proposta.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Luglio 2018
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