Da Tarragona a Berlino: l’estate a ostacoli di Lorenzo Perini

Il 24enne saronnese, oro ai Giochi del Mediterraneo, si allena a Formia in vista degli Europei. «Correre all'Olympiastadion è emozionante. L'Italia farà bene»

lorenzo perini 110 ostacoli atletica leggera

Ai recenti Giochi del Mediterraneo l’atletica italiana ha colto una bella serie di podi e di risultati in molte discipline: un elenco che comprende anche il nome di Lorenzo Perini, l’ostacolista saronnese che da anni è ai vertici nazionali e rappresenta la “punta di diamante” del movimento varesotto.

A Tarragona, Perini (classe 1994) è stato capace di salire un altro importante gradino della gerarchia dei 110 ostacoli: medaglia d’oro e soprattutto record personale. Un 13″49 che gli ha confermato il pass per gli Europei di Berlino (dal 6 al 12 agosto) e che lo proietta verso i grandi della specialità nel Vecchio Continente.

«Nella finale di Tarragona volevo abbassare il mio primato e scendere sotto il 13″60: è andata ancora meglio, sono sceso sotto il 13″50 e questo mi ha dato una grande gioia ma anche un biglietto da visita più importante in vista di Berlino» conferma Perini da Formia, dove è impegnato nel collegiale che precede il volo verso la capitale tedesca. E da dove traccia, con VareseNews, un bilancio a metà strada tra il Mediterraneo e gli Europei.

Qual è quindi la sua speranza per gli Europei?
«L’obiettivo principale è la semifinale, che raggiunsi anche ad Amsterdam 2016. Allora però non corsi bene e finii lontano dai qualificati alla finale. Stavolta se ripetessi il 13″49 potrei ambire a “tallonare” i migliori anche se per la finale ritengo serva un tempo intorno ai 13″40. Proverò a fare bene, ma non devo dimenticare che dovrò correre già al massimo in batteria».

A Berlino la pattuglia azzurra sarà di tre componenti sui 110hs: con lei ci sono Fofana e Dal Molin. State lavorando insieme?
«Siamo tutti e tre qui a Formia. Ognuno di noi ha il suo programma perché poi durante l’anno ci prepariamo in modi e località diverse, però facciamo gruppo, condividiamo molti aspetti della vita in ritiro. E, quando i programmi si sovrappongono, ci alleniamo insieme».

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Perini con il body dell’Aeronautica Militare. A livello civile è tesserato per l’OSA Saronno

In carriera ha centrato diversi record nazionali giovanili. A livello assoluto però il primato di Emanuele Abate (13″28, nel 2012) è ancora lontano. Per lei è un obiettivo reale?
«Se devo essere sincero, in questo momento penso di più ai miei tempi attuali che non al record di Abate. Arrivare lassù significa salire un ulteriore gradino: sotto i 13″30 vuol dire entrare nella élite mondiale della disciplina. Io sto lavorando per avere una crescita costante e l’obiettivo è di toccare quei livelli alle Olimpiadi di Tokyo. Allora avrò 26 anni ed entrerò in quel periodo di “picco” che dura all’incirca 3 o 4 stagioni, almeno per chi gareggia nei 110 ostacoli».

L’atletica italiana era uscita con le ossa rotte da Rio 2016 ma ora sta vivendo un rilancio grazie a gente come Tortu (che ha battuto il record sui 100 di Mennea) o Vallortigara che pochi giorni fa ha scavalcato Sara Simeoni nell’alto femminile.
«È vero: l’atletica sta vivendo settimane notevoli. Il record di Tortu è stato un grande traino, i risultati del Mediterraneo e quelli dei Mondiali Juniores pure. La nazionale si è ringiovanita, ha tanti atleti promettenti e credo proprio che a Berlino andremo da protagonisti. In tante discipline, tra l’altro».

A Berlino si gareggia all’Olympiastadion, storico “tempio” dell’atletica e dello sport (il Mondiale 2006 di calcio). Cosa significa scendere in pista in quell’impianto?
«L’ambiente, l’atmosfera, il pubblico di uno stadio del genere sono davvero speciali. È la stessa pista su cui Bolt ha fatto i record mondiali imbattuti su 100 e 200 (ai Mondiali 2009 ndr), è il luogo delle Olimpiadi di Jesse Owens e via dicendo. Quando vai sui blocchi la mente ha un approccio differente rispetto ad altre piste più “normali”. Una situazione che può intimorire, ma che può anche caricare. E io in ambienti del genere, di solito mi carico».

Il programma
Lorenzo Perini resterà a Formia per allenamenti “di scarico” fino al 4 agosto, quando la Nazionale sarà presentata a Roma e poi volerà a Berlino. Nella capitale tedesca ha in programma quattro allenamenti. Giovedì 9 agosto gareggerà nelle batterie dei 110 ostacoli. Venerdì 10 sono in programma semifinali e finale.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Luglio 2018
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