Yoga e Pilates in fabbrica per affrontare il cambiamento

Michela Conterno, ad di Lati spa, spiega quali sono i passaggi per traghettare l'azienda verso industry 4.0. Trenta milioni di investimenti in dieci anni

Pmi Day 2017 - Vedano Olona - Lati

Qualsiasi cambiamento comporta stress, fatica e preoccupazione, soprattutto quando riguarda l’azienda dove si lavora. La pressione e le aspettative a volte possono essere così forti da richiedere un aiuto esplicito al fisico e allo spirito. Alla Lati spa, azienda termoplastica di Vedano Olona, si organizzano corsi di yoga e pilates, due discipline che dovrebbero rafforzare, appunto, anima e corpo. «Il cambiamento è un passaggio importante e bisogna essere attrezzati per affrontarlo. I nostri corsi vanno forte» dice Michela Conterno, amministratore delegato della Lati e terza generazione in azienda.
(nella foto,  Michela Conterno durante il pmi day)

L’ad è intervenuta alla Liuc di Castellanza, dove tra l’atro ha studiato, per presentare il percorso fatto dalla sua azienda in tema di industry 4.0 durante la presentazione della ricerca “Analisi del fabbisogno manageriale delle imprese dei territori di Varese e Como rispetto alla digitalizzazione” realizzata dalla Liuc business school.

La Lati spa, fondata nel 1945, è una classica impresa familiare italiana. Ha un fatturato di circa 150 milioni di euro, dà lavoro a 300 persone, esporta il 70% del suo prodotto e investe in ricerca e sviluppo il 2% del fatturato. Anche se l’intera proprietà dell’azienda è nelle mani della famiglia Conterno, solo due membri degli otto componenti del consiglio di amministrazione fanno parte dell’entourage famigliare.

Complessivamente ogni anno alla Lati si spendono circa 100 mila euro in training e formazione. «Il gap formativo esiste e va colmato» spiega l’amministratore delegato, ma questa, seppur importante, è solo una piccola parte del progetto complessivo dell’azienda di Vedano Olona. In occasione del passaggio generazionale la famiglia Conterno ha predisposto un piano decennale con un investimento di 30 milioni di euro che punta alla modernizzazione dell’intero comparto industriale con la concentrazione delle attività industriali in un unico sito a Gornate Olona in una logica di industria 4.0. Il primo passaggio sarà la logistica integrata.

«Le sfide che ci attendono sono tante – conclude Michela Conterno – a partire dalla resistenza al cambiamento, perché la nostra è un’azienda storica poco orientata al digitale, con un’età media di 45 anni, fino al reperimento di quelle competenze su industria 4.0 di pronto utilizzo tra i giovani assunti»

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 12 Luglio 2018
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