Dal Ponte Morandi ai nostri cavalcavia: “Presidente, è certo che siano sicuri?”

Lettera aperta del presidente di Amici della Terra, Bortoluzzi, al presidente della Provincia Vincenzi per avere risposte sullo "stato di salute" dei ponti locali dopo il crollo del Ponte Morandi

ponte ferrovia induno olona arcisate-stabio

 

Pubblichiamo  integralmente la lettera aperta inviata dal presidente dell’associazione Amici della Terra, Arturo Bortoluzzi, al presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi, a pochi giorni dal crollo del viadotto Polcevera, detto anche Ponte Morandi, sulla autostrada A10 a Genova. Una lettera che ha lo scopo di chiedere ai responsabili delle strade provinciali risposte sullo “stato di salute” dei ponti locali

Egregio Presidente della Provincia di Varese,
gli organi di informazione, affrontando il tema della tragedia genovese, definiscono il sistema viabilistico regione per regione come inidoneo e in condizioni di estrema precarietà. Dicono che ciascuno ha la responsabilità di far controllare dalle istituzioni tutti i ponti autostradali, stradali e ferroviari vicini a se. Chiediamo a lei, pertanto, di tutti quelli della Provincia come in appresso precisato.

Affrontiamo, in premessa, la questione che non abbiamo approfondito riguardo a quale sia stata la causa del crollo del ponte della ferrovia Arcisate-Stabio che ancor ora solca la valle della Bevera. Ciò è stato dovuto ad un’imperizia solo iniziale ovvero strutturale che potrebbe causar altri incidenti in futuro?

Chiediamo poi quanti siano i ponti per le automobili presenti in provincia di Varese. Domandiamo quale sia l’anno della loro costruzione, la quantità di mezzi che li solcano e quante di questi siano percorsi da camion che trasportano materiali pesanti. Lo stesso lo facciamo per i ponti ferroviari specialmente delle ferrovie Nord.

La Provincia è informata dello Stato e delle condizioni dei ponti e delle gallerie autostradali?
Di quante di tutte queste è tecnicamente richiesta un’opera di ricostruzione ovvero di stabilizzazione? Chiediamo nel caso in cui non possa risponderci se, per favore, possa darci tutte le informazioni che chiediamo.

Siamo consapevoli della complessità delle risposte informazioni che chiediamo. Siamo certi però che vorrà rendersi conto della volontà dei cittadini di avere la disponibilità di precise informazioni. Cittadini che sono spinti a far ciò anche dai telegiornali che impongono un interesse sociale e non l’attuale disinteresse da parte dei cittadini alle decisioni istituzionali.

Questo lo andiamo predicando da tempo. Non solo le istituzioni devono occuparsi dei compiti e del lavoro che deve essere svolto ma queste devono maggiormente coinvolgere i cittadini interessati. La legge sul dibattito pubblico dovrebbe insegnare…
In attesa di riscontro porgo cordiali saluti.

Il presidente dell’associazione “Amici della Terra”
Arturo Bortoluzzi

di
Pubblicato il 17 Agosto 2018
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