Uffici comunali sanificati, ma in comune non c’è un “caso legionella”

Il sindaco chiarisce che il dipendente difficilmente ha contratto la malattia mentre si trovava al lavoro. Disposte opere di sanificazione delle condotte idriche

acqua pubblica rubinetto

Analisi dettagliate dopo le notizie preoccupanti che arrivavano da Bresso. È legata alla volontà di verificare lo stato di salute delle condotte idriche la richiesta di analisi partita dal Comune di Saronno: niente a che vedere con la malattia di un dipendente.

Il sindaco Alessandro Fagioli fa chiarezza sul caso di legionella che si è registrato a Saronno: «Si comunica – afferma una nota – che in seguito alle recenti notizie di persone ammalatesi di legionella nel milanese, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno eseguire a inizio del mese di agosto dei controlli sul proprio impianto idrico e di aereazione in considerazione che già in passato si erano verificate situazioni di criticità. I prelievi sono stati effettuati il giorno 3 agosto. Oggi 16 agosto l’azienda incaricata ha fornito al comune i risultati provvisori, in attesa del responso definitivo. Si è trovata una presenza del batterio comunemente conosciuto come “Legionella” in alcuni dei punti di prelievo dell’impianto idrico di acqua calda mentre non sono state rilevate concentrazioni significative o degne di attenzione nell’impianto di aereazione e raffreddamento. Le indagini hanno riguardato la ricerca anche di altri patogeni, dando esito negativo.

In via precauzionale lunedì 13 agosto si è provveduto a sanificare la parte idrica, portando la temperatura dei Boiler al massimo (90 gradi) eliminando pertanto il batterio che non sopporta l’elevata temperatura (il batterio prospera tra i 30 e i 45 gradi circa).

A seguito della nota tecnica del laboratorio si è già provveduto ad ordinare gli interventi di sanificazione che saranno eseguiti nei prossimi giorni».

Il sindaco però esclude legami tra la situazione degli uffici comunali e la malattia del dipendente: «  In considerazione delle modalità di trasmissione ed incubazione, si ritiene improbabile poter ricondurre la malattia avuta dal dipendente comunale alla situazione dell’edifico comunale in quanto assente dagli uffici da diverso tempo».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Agosto 2018
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