Valentina, una vita spezzata che ferisce due paesi
La giovane, originaria di Besozzo, era molto conosciuta anche a Gavirate perché lavorava in una pizzeria. In prognosi riservata l’anziana ferita. Non è in pericolo di vita il bambino ai Riuniti di Bergamo
Sono quei fatti che lasciano senza parole. Perché la morte di un giovane possiede il triste primato di colpire nel profondo, e lo fa in questo caso scuotendo, spezzando due comunità di altrettanti paesi.
Valentina Guerra era residente a Besozzo, dove viveva e in tanti, in paese, la conoscevano: testimonianze di cordoglio si leggono sulla bacheca di quanti si sentono parte della vita del paese.
Ma Valentina era molto conosciuta anche a Gavirate, dove lavorava in una pizzeria.
Lì lavora anche la sorella, che ha appreso dei fatti in serata, circa due ore dopo il terribile schianto avvenuto lungo la sp1, fra le due rotatorie (in un tratto non distante dove 13 anni fa anni fa avvenne un altro incidente, dove persero la vita due consiglieri comunali di Saronno).
Una notizia che ha in un secondo distrutto una famiglia: i genitori, in vacanza in Sud Italia, sono stati avvisati della tragedia in tarda serata quando i carabinieri hanno confermato l’appartenenza della targa alla persona deceduta nell’incidente.
Il corpo della giovane – 24 anni il prossimo 25 agosto – è rimasto a lungo nel veicolo, una Mini, fino al via libera per la rimozione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Massimo Politi che dovrà indagare sulla dinamica precisa.
Durante i primi rilievi nella serata di ieri gli agenti della polizia locale hanno rinvenuto un telefono all’interno dell’abitacolo: è un elemento che servirà a capire, oltre che ai rilievi sul mezzo, come sono andati gli ultimi secondi di vita della giovane.
Nel frattempo rimangono stabili le condizioni degli altri tre feriti nell’altra auto coinvolta una Peugeot 2008 di colore bianco che viaggiava in senso inverso, in direzione Gavirate.
Si tratta di una donna di 60 anni arrivata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Varese che è in terapia intensiva, in prognosi riservata.
Ad oggi è ricoverato in pronto soccorso l’uomo di 76 anni arrivato in codice giallo: fuori pericolo. E anche il terzo ferito, un bambino di 5 anni giunto sempre in codice giallo ai Riuniti di Bergamo con l’elisoccorso di Milano attorno alle 20 di ieri, giovedì non è in pericolo di vita; il piccolo è in terapia intensiva ma solo in via precauzionale.
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