Programma di sviluppo rurale, da Regione Lombardia 44,5 milioni per sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità
Bando al via da venerdì 9 aprile, oltre 4.000 aziende interessate. L'assessore Rolfi commenta: "Lombardia vuole essere al fianco delle aziende agricole che investono in innovazione e in pratiche a basso impatto ambientale"

Un bando da 44,5 milioni di euro per promuovere l’introduzione e il mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale. È quello che prevede, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, la misura 10.1 “pagamenti per impegni agro climatico ambientali” della Regione Lombardia che aprirà il 9 aprile.
«I fondi serviranno per finanziare modelli produttivi più attenti a un uso sostenibile delle risorse in ambito agricolo, in termini di tutela della qualità delle acque e dei suoli agricoli, di salvaguardia della biodiversità e di valorizzazione del paesaggio agrario – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi -. È previsto un sostegno anche alle attività di conservazione di specie e varietà vegetali e di razze animali autoctone in modo da garantire la conservazione del patrimonio genetico di interesse lombardo».
La misura prevede diverse operazioni con impegni di 5 o 6 anni che devono essere confermati annualmente. Le aziende che nel 2020 avevano in corso questo impegni e che, pertanto, possono accedere ai benefici anche nel 2021 sono 4.123. La possibilità di presentare domande sarà aperta dal 9 aprile al 17 maggio 2021.
«La sostenibilità ambientale – ha aggiunto Rolfi – è uno dei punti di forza dell’agricoltura del presente e del futuro, sia per una questione di razionalizzazione delle risorse che per esigenze dei consumatori. La Regione Lombardia vuole essere al fianco delle aziende agricole che investono in innovazione e in pratiche a basso impatto ambientale. Una tendenza che sarà sempre più forte nei prossimi anni».
«L’agricoltura lombarda è sempre più sostenibile e attenta a coniugare esigenze ambientali ed esigenze economiche delle imprese – ha concluso Rolfi -. La sfida per il futuro è quella di innovare mezzi e strutture comunicando in maniera più efficace ciò che è già stato fatto».
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