«I pronto soccorso sono in ginocchio», la testimonianza di Lidia, vittima di un incidente sull’A8
«La mancanza di personale e le conseguenti criticità nei pronto soccorso le ho vissute e viste con i miei occhi». A raccontare la sua storia è Lidia coinvolta in un drammatico incidente sull'A8
«La mancanza di personale e le conseguenti criticità nei pronto soccorso le ho viste con i miei occhi e le ho vissute su me stessa. I sanitari affrontano ritmi insostenibili. Possibile che le istituzioni non riescano ad intervenire?». A raccontare la sua storia è Lidia, rimasta coinvolta in un drammatico incidente sull’A8. Uno scontro fra auto, che, secondo le prime ipotesi, sarebbe stato provocato da un veicolo che non si è fermato, accaduto lo scorso 3 gennaio.
Lidia è stata estratta dal suo veicolo ed è poi stata soccorsa dai soccorritori della Croce Rossa e dell’automedica in sede all’Ospedale di Legnano: «La loro attenzione e la cura che mi hanno riservato è stata esemplare. Per questo ringrazio di cuore il personale dell’automedica e in particolar modo la dottoressa Lucia Bongio. Purtroppo, non sono uscita illesa da questo incidente. Ho riportato un politrauma vertebrale grave. Tengo a segnalare la pericolosità di quel tratto d’autostrada tra Castellanza e Busto prima del bivio Malpensa e del ponte».
Trasportata al pronto soccorso di Busto Arsizio, Lidia è stata ricoverata nella Neurochirurgia di Varese dove si trova tutt’ora. «Una volta arrivata al pronto soccorso di Busto Arsizio, ho accertato con mano le difficoltà che medici, infermieri e operatori sanitari stanno vivendo in questo momento di emergenza sanitaria – racconta Lidia, socia fondatrice dell’associazione Italiana trauma cranico e spinale -. La mancanza di personale crea situazioni promiscue. L’arrivo di pazienti positivi e di pazienti feriti ma non Covid. La mancanza di posti letto e alle volte di attrezzature. Sono tante le criticità che in questo momento stanno vivendo i pronto soccorso in generale».
Una testimonianza che conferma quanto denunciato nei giorni scorsi dal sindacalista Giovanni Migliaccio della segreteria territoriale NurSind Milano: «Il personale del pronto soccorso di Legnano, così come in tutti quelli lombardi, sta affrontando ritmi di lavoro insostenibili. Le criticità lavorative e assistenziali sono ormai insostenibili. Evidente la carenza di organico».
A fronte di ciò gli infermieri manifesteranno a livello nazionale venerdì 28 gennaio per chiedere migliorie del contratto nazionale oltre che «tempi di lavoro più sostenibili».
Infermieri e sindacati: «La situazione è insostenibile». Anche legnanesi allo sciopero nazionale
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