Vigili in borghese a Varese, ma la multa è valida?

Le pattuglie del Comando multano chi guida distraendosi, ma secondo il consigliere comunale Nicoletti non potrebbero elevare contravvenzioni

emiliano bezzon

(nella foto, il comandante della Polizia locale Emiliano Bezzon)

Sta suscitando dibattito la decisione del Comando della Polizia locale di istituire dei servizi di pattuglia in borghese, per sanzionare gli automobilisti indisciplinati che utilizzano il telefonino mentre sono alla guida. I vigili li stanno sperimentando da qualche mese.

Il consigliere comunale di opposizione Alessio Nicoletti (Movimento Libero), oggi, ha chiesto al comune di ripensarci, perchè ritiene l’operazione sbagliata e inoltre vi sono sentenze dei giudici di pace che considerano i vigili urbani fuori servizio se non indossano la divisa di ordinanza. Chi ha ragione?

Come funziona

Il comandante dei vigili Emiliano Bezzon spiega: «Da qualche mese, abbiamo sperimentato i servizi con auto senza contrassegni e personale in borghese che, vista l’auto o la moto che commette in frazione, la segue per un po di tempo e poi, quando ci sono le condizioni per fermarla in sicurezza, la affianca invitando ad accostare, esibendo la paletta distintivo. Il personale – continua – si rende riconoscibile con apposita tessera di servizio e contesta in tutta tranquillità l’infrazione che ha visto commettere e compila il verbale».

I contrari

Il consigliere Nicoletti però obietta: «Riteniamo che con questa scelta si limiti eccessivamente la funzione preventiva dei controlli stradali – afferma – puntando esclusivamente su quella repressiva e sanzionatoria. E’ evidente che un controllo stradale effettuato da una pattuglia con divise e mezzi riconoscibili ha anche una forte valenza preventiva, che non può avere quello effettuato da una pattuglia in borghese che si “limiterà” a sanzionare qualcuno senza aver impatto “preventivo” sugli altri».

Il comandante Bezzon replica: «Così si fa solo repressione? Vero. Ma in proporzione questi servizi in borghese sono una minima parte rispetto a quelli in uniforme, con efficacia prevalentemente deterrente». Il comandante aggiunge che questa modalità è particolarmente efficace anche per altre infrazioni come la guida senza cinture ma soprattutto per chi manda mail e messaggi con il telefonino, una pratica che oggi è certamente il comportamento più pericoloso per chi è alla guida.

100 multe nel 2015
«Dall’inizio di quest’anno avremo accertato una centinaio di violazioni al divieto di uso del cellulare con questa modalità – spiega Bezzon –  oltre a qualche altra, tipo sorpassi irregolari o mancata precedenza dei pedoni che si accingono ad attraversare sulle strisce…tutti quei comportamenti che vedendo un agente o un veicolo di polizia non si fanno, ma pensando di godere di impunità invece si. In ogni caso noi contestiamo le violazioni e diamo copia del verbale».

La multa in borghese vale?
Su questo punto Nicoletti è  molto critico: «Abbiamo forti perplessità giuridiche. Ricordiamo infatti casi come quello del giudice di pace di Trento – sostiene –  che con sentenza numero  157 del 10 maggio 2014 ha stabilito che le multe comminate da agenti di polizia municipale in borghese e fuori servizio sono illegittime. Il motivo è semplice – continua Nicoletti –  gli appartenenti alla polizia locale, ai sensi dell’articolo 57 c.p.p. hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio, questo a differenza di altri corpi come Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc. i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio. Tale tesi trova conferma anche nella sentenza del 13 aprile 2001 n. 5538 ed è confermata dall’articolo 12, lettera e) del Codice della strada, il quale prevede che l’espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal presente codice spetta ai Corpi e ai servizi di polizia municipale “nell’ambito del territorio di competenza”. Quindi i vigili in borghese – conclude –  in particolare sui controlli stradali, potrebbero a tutti gli effetti essere considerati dall’utente fuori servizio o comunque al di fuori dell’ambito di competenza nel momento in cui non indosseranno la divisa».

 

Ultima obiezione: ma così facendo non si crea pericolo?
«Proprio per niente – sostiene il comandante Bezzon –  perchè operiamo in massima sicurezza, senza fretta e facendo arrestare il veicolo quando è possibile, dopo aver avuto certezza assoluta dell’infrazione».

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 14 Maggio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Il paese in prima linea per tutelare sempre e solo il furbo ed il trasgressore.
    Il paese dei mille cavilli pur di farla franca.

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