Anno nuovo battaglia vecchia, i residenti contro l’estivo alla Manara

All'interno della piscina di via Manara ha aperto un nuovo locale estivo che è tornato a creare gli stessi problemi del precedente ai residenti della zona. Uno di loro ci ha scritto per chiedere l'intervento del Comune

mia beach lounge bar busto arsizio

Torna la bella stagione e tornano a farsi sentire i decibel degli spazi estivi dei locali di tendenza della zona. Dopo le forti lamentele con tanto di sequestro dell’attività nei confronti del Mia Beach nel 2012, ecco che il nuovo gestore dello spazio finisce già sotto accusa da parte di un cittadino che vive nella zona. Ecco quanto ci scrive in merito al nuovo locale estivo.

Gentile direttore,

Salve e ringrazio anticipatamente per lo spazio che la vostra redazione mette a disposizione dei propri lettori. Sono un residente di piazza Fratelli Rosselli e come ogni anno puntuale come un orologio svizzero (sarà forse la vicinanza ) a primavera in corso si presentano con tutta la loro forza le problematiche inerenti al locale che sorge sopra il terrazzamento della Piscina Manara che questo anno è gestito dal team del “Yucca fashion club”.

Ormai da anni ci battiamo per averte giustizia sembra quasi un’utopia in questo paese ma non sono certo un uomo che si arrende alle prime difficoltà. Come residenti abbiamo ottenuto nel corso degli anni diverse vittorie che imponevano al locale numerose prescrizioni tra quella più importante: il sequestro con conseguente dissequestro condizionato che imponeva fra l’altro la chiusura non oltre l’una di notte per il giovedì, venerdì, sabato, mentre per i restanti giorni a mezzanotte.

Duole, innanzitutto come cittadini comunali ed in secondo luogo come vittime di codesto comportamento, dover sottolineare come il Comune non è intervenuto in alcun modo per eliminare o ridurre la continuata e sistematica violazione dei vincoli imposti nell’autorizzazione rilasciata in data 23 luglio 2009 al locale Mia Beach, che autorizza l’utilizzo di musica esclusivamente come sottofondo.

Il giorno 22/05/2015 mi reco presso i locali del Suap per avere delle delucidazioni in merito alla nuova gestione e mi sento dire dal responsabile del servizio che il locale ha presentato una SCIA che per i non addetti ai lavori non è una autorizzazione ma solamente una comunicazione di inizio attività, con la quale gli stessi gestori comunicano la volontà di chiudere alle 02.00 della notte nel fine settimana. Apprendo poi che in realtà le due diventano due e mezza.

Rimango alquanto indignato perché duole ammetterlo come il Comune nei suoi organi competenti anziché porre in essere le indicazioni della Procura si trinceri dietro ad una sterile giustificazione secondo la quale trattandosi di una nuova società hanno tutto il diritto di chiedere ed ottenere quegli orari, e loro hanno sessanta giorni di tempo per verificare che non esistano veti da parte di Arpa, Polizia Locale ecc….

A questo punto mi chiedo come possa fare il Comune a non considerare tutto l’escursus degli anni precedenti come possa non considerare una decisione ancora in essere da parte della Procura perchè è necessaria una sentenza da parte del Giudice per far cadere definitivamente il sequestro cosa che ad oggi non c’è stata.

Voglio ricordare che ormai questa non la si può più considerare la temeraria lotta di un manipolo di residenti contro il mal costume di un locale che ha dimostrato negli anni di non rispettare le regole di una sana competizione, ma questa è l’ennesima entrata a gamba tesa da parte del Comune che dietro le più banali giustificazioni tende sempre a premiare le scelte del gestore che quelle dei suoi cittadini, quei cittadini che invece dentro le aule di Giustizia hanno avuto sempre ragione (il precedente gestore è stato condannato per patteggiamento per disturbo alla quiete pubblica e per il secondo è in corso il dibattimento); ma anche le numerose sanzioni amministrative che sono state elevate dai vari organi, in primis Carabinieri, Ispettorato del Lavoro, Asl e forse ne dimentico qualcuno.

Ma si sa anno nuovo battaglia vecchia. Duole ricordare che lo spazio è dell’Agesp cioè pubblico quindi appartiene alla totalità dei soggetti residenti, e che per quest’anno si sia scelto un soggetto privato per la gestione dello spazio senza nemmeno una gara d’appalto un po’ come è avvenuto per il Parco Ugo Foscolo dove lì invece si è fatta.

Il buon senso farebbe pensare ad un Comune che difenda gli interessi dei cittadini ma come dicevo sopra è solo un’utopia.

Invito gli organi del Comune a volere dimostrare il contrario ma sono certo di quello che dico, ecco proprio perché siamo all’inizio della stagione voglio rivolgere un appello accorato al Comune affinchè riveda la propria politica, perché i precedenti ci hanno visto sempre come vincitori e non vorremmo che la prossima volta a soccombere sia il nostro Comune.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Maggio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da fracarbone

    Si ma relax! Caro residente con tutte le ragioni del caso, deve ricordare che vive in una città! Se vuole la calma e la tranquillità si trasferisca in campagna, se vuole posso consigliarle qualche soluzione immobiliare.

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