Minacciò l’assistente sociale, assolto Vasi

In aula il noto ex ultras per una lettera spedita nel 2012 dal carcere di Como

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Minacciò con una lettera le assistenti sociali che si occupavano delle figlie: è con questa accusa che giovedì mattina è comparso davanti al tribunale monocratico di Varese Filadelfio Vasi, l’uomo arrestato per una tentata rapina a una gioielleria, per una rapina a un benzinaio svizzero e accusato di aver pianificato un tentativo di evasione dal tribunale di Varese.

Vasi, oggi detenuto, scrisse la lettera nel 2012 dal carcere di Como. Le assistenti sociali la trasmisero ai carabinieri che lo denunciarono per minacce a pubblico ufficiale, poiché le assistenti sociali svolgevano un pubblico servizio.

Durante il processo celebrato oggi, l’avvocato di Vasi, Vera Dall’Osto, ha però eccepito che le assistenti sociali non sono dei pubblici ufficiali se non quando incaricati dal tribunale di svolgere delle perizie. Il tribunale ha rilevato che le persone che avevano subito minacce non erano effettivamente classificabili come pubblici ufficiali. Risultato:  il reato è stato derubricato a minaccia semplice ma  il giudice ha dichiarato l’assoluzione per non doversi procedere perchè manca la necessaria querela di parte.

 

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 08 Ottobre 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da carlo_pastori

    Di cosa vi meravigliate ? siamo in italia, il paese del TUTTO E’ PERMESSO!!!

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