Spartitraffico poco sicuro? L’incidente riaccende lo scontro

incidente via Carlo Noè Gallarate

Lo spartitraffico tra le due corsie della Carlo Noè aumenta la sicurezza dei pedoni o è pericoloso per gli automobilisti? Nella giornata di martedì 9 febbraio un nuovo incidente – palo della segnaletica abbattuto, auto finita fuori strada – ha riacceso il dibattito sulla soluzione scelta dal Comune in via Carlo Noè: si tratta del “salvagente” per agevolare i pedoni nell’attraversamento. Soluzione adottata in molti altri contesti, ma tra le corsie di strade a carreggiata unica, mentre qui è a applicata inserendo il “salvagente” tra le due corsie della stessa direzione di marcia.

I contrari dicono sostanzialmente: «quello spartitraffico spiazza gli automobilisti, nessuno si aspetta di trovarlo in quella posizione». I favorevoli dicono che migliora la sicurezza dei pedoni, che in condizioni normali hanno un “riparo” durante l’attraversamento (molti incidenti avvenivano proprio nel mezzo di una delle due carreggiate, con una dinamica simile: un’auto si ferma e quella sull’altra corsia prosegue). I contrari poi dicono che «accresce la pericolosità per i pedoni per i quali è stato ideato», perché se aumentano i casi d’incidente rischiano di essere coinvolti anche i pedoni. I favorevoli ribadiscono che sarebbe sufficiente procedere entro i limiti di velocità e prestando attenzione alla strada, per evitare di trovare una “sorpresa” nel mezzo delle corsie.

Sta di fatto che sono almeno due gli incidenti avvenuti in quel punto, nell’arco di poco più di un mese (i lavori sono stati completati nei giorni intorno a Natale 2015). Tra le voci critiche, anche quelle delle opposizioni:


«La “viabilità creativa” dei progettisti naïf» ha commentato caustico Andrea Cassani, della Lega Nord, possibile candidato alle prossime amministrative. A dargli manforte, anche il coordinatore enti locali di Forza Italia Alberto Bilardo: «ė evidente che l’attraversamento pedonale come realizzato costituisce una pericolosa insidia per la circolazione. E chi lo ha pensato purtroppo dimostra di non averlo progettato».

Monica Salomoni (che fa parte di Gallarate 9.9) ha sintetizzato così, dentro alla lunga discussione nel gruppo Sei di Gallarate Se: «Mettiamo da parte i pregiudizi ideologici…la mia non è certo una presa di posizione pretestuosa: immagino sia stato fatto con le migliori intenzioni. Bisogna però prendere atto che non raggiunge il risultato desiderato, la pericolosità aumenta invece di diminuire a fronte dei medesimi comportamenti scorretti degli automobilisti. Forse una prova con ostacoli rimovibili sarebbe stata auspicabile».
A favore della soluzione si è invece espresso l’assessore (alle attività produttive) del Comune Angelo Bruno Protasoni, molto attivo sui social: «Quell’attraversamento va protetto e gli automobilisti devono rispettare i limiti di velocità e i divieti di sorpasso, soprattutto in prossimità delle strisce pedonali».

La discussione sul punto rimane comunque piuttosto accesa, perché altri (pedoni, ma anche automobilisti) rimangono a favore della soluzione. Il progetto, peraltro, risale a molto tempo fa: era stato presentato nel 2013 (vedi qui) e su VareseNews erano comparsi anche i disegni di massima.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Febbraio 2016
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  1. laura_bernacchi
    Scritto da laura_bernacchi

    L’ho detto subito che era pericoloso, e ora ne sono sempre più convinta! Non capisco con quale criterio si possa studiare una soluzione simile credendo che sia utile. Un ostacolo piantato in mezzo ad una strada non può in nessun modo risultare innocuo, gli imprevisti mentre si guida sono molteplici, e la strada deve sempre essere sgombra. Il comune coi soldi dei cittadini come può accettare queste opere? Non sarebbe meglio far usare i passaggi col semaforo? Basta fare quattro passi in più e si attraversa.

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