Amazon e le nuove lotte per il lavoro
I lavoratori dei centri logistici di Caronno e Origgio hanno strappato alla multinazionale assunzioni e garanzie sugli orari. Stasera incontro pubblico
Un incontro con i lavoratori di Amazon, per raccontare le nuove lotte per il lavoro, in quel settore – delicato e in enorme espansione – che è la logistica. L’appuntamento – questa sera venerdì 23 giugno – è organizzato da Articolo Uno, Possibile, Sinistra Italiana e il circolo Culturale Acquaedotto.
“A maggio i lavoratori addetti alla distribuzione dei prodotti Amazon di Origgio e Caronno Pertusella sono entrati in sciopero bloccando l’uscita dei furgoni. I livelli di sfruttamento e di violazione di qualsiasi diritto del lavoro li hanno spinti a questa lotta. A fronte di 10/12 ore di lavoro al giorno ne venivano pagate solo 8, i giorni di riposo non erano rispettati e con alcuni escamotage gli 8,41 euro pattuiti in busta paga diventano 7,26. In breve tempo, la solidarietà fra i lavoratori e l’attività del sindacato, ha prodotto un primo importante risultato, il primo in Italia nella precarietà degli addetti Amazon: trenta lavoratori della cooperativa sono stati assunti a tempo indeterminato dal primo giugno. Sono stati regolati gli orari lavoro e sono state decise delle indennità migliorative”.
“Questa vicenda, non certo un’eccezione nel nostro Paese, pone degli interrogativi alla politica e la obbliga a dare delle risposte.
Quando un lavoro si trasforma in una nuova forma di schiavismo? E’ possibile invertire la rotta, riconquistare diritti, garantire lavoro stabile, sicuro con un salario dignitoso? Le riforme del mondo del lavoro, la progressiva precarizzazione e liberalizzazione, hanno via via frammentato il mondo del lavoro, rendendo i lavoratori isolati e disinnescando la loro capacità e possibilità di pretendere il rispetto di diritti fondamentali, costituzionalmente garantiti. In cambio veniva promessa la piena occupazione. Ma mentre la disoccupazione non è diminuita, il lavoro è diventato luogo di sempre maggiore sfruttamento. E mentre salari e stipendi diventano sempre più poveri, i profitti e le rendite di pochi aumentano, rendendo sempre più accentuate e inaccettabili le disuguaglianze. Di fronte a questa situazione, la sinistra ha il compito, non rimandabile, di ristabilire certezza di diritti, lavoro stabile e dignitoso, possibilità di futuro. Di fronte a scelte politiche al servizio dei poteri forti (dal Jobs act al ripristino dei voucher), la sinistra ha il compito di ricostruire una politica che serve a chi ne ha bisogno, a chi patisce la crisi economica e sociale”.
Appuntamento questa sera, venerdì 23 giugno, alla Biblioteca Comunale di Caronno Pertusella, alle ore 21.00. Intervengono Lelio De Michelis , dell’Università dell’insubria; Antonio Ciraci CGIL Segretario provinciale trasporti; Ugo Testoni, associazione ACTA; lavoratori di Amazon di Origgio.
Per i partiti è anche un punto di partenza per ragionare su “una sinistra di governo, che sappia rappresentare i conflitti e che contemporaneamente cresca e viva nei luoghi del conflitto, riattivando partecipazione e solidarietà, con l’obiettivo di una piena e buona occupazione, giustamente retribuita, che non subisce passivamente i cambiamenti indotti dalle tecnologie e dai mercati”.
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Amazon…..all’inizio è bellissimo….vieni quasi catturato da questa modalità di acquisto quasi ipnotica, un click e via…poi scopri che il fondatore ha contribuito al fallimento di decine di migliaia di attività personali sia negli USA che in Europa non potendo competere con una politica di costi così aggressiva.
Che molti dei suoi prodotti sono venduti sottocosto a prezzi improponibili per qualsiasi altra attività in quanto il grande ricavo che Amazon ottiene è dato dai Web Service e dal Cloud e non dalla vendita di merci sullo Store.
Scopri che i suoi lavoratori sono al limite dello sfruttamento, che i corrieri si piegano alle sue volontà e che anche in Italia dove per nostra grazia ha voluto investire quasi facendoci un favore è riuscito ad importare le stesse regole del lavoro da operaio indiano.
Una volta si diceva che il progresso tecnologico e la digitalizzazione avrebbero migliorato la nostra vita….non mi sembra proprio….sicuramente hanno gonfiato a dismisura i portafogli di qualche decina di persone sul pianeta terra.