Il gestore del centro profughi: “Disponibili a risarcire i danni”

Roberto Garavello gestisce diversi centri in provincia. Dopo la notte di devastazioni a Somma si dice disponibile a risarcire, "sia danni comunali che dei sommesi che non c'entrano nulla"

katiusha balansino roberto garavello
Il gestore del centro di accoglienza di via Briante pagherà i danni ai veicoli e all’arredo pubblico, dopo la notte di paura che ha visto protagonista a Somma un 32enne ospite del centro, con problemi psichiatrici.
Roberto Garavello con la moglie Katiuscia Balansino gestisce vari centri (in provincia la sua KB srl è la realtà privata che vede affidato il numero più alto e che riceve più risorse dalla Prefettura) e ha la responsabilità della gestione di decine e decine di richiedenti asilo. Una responsabilità che ovviamente non copre quella degli atti dei singoli richiedenti asilo.
In questo caso, però, ha scelto di farsi avanti direttamente, sotto il profilo economico. «Ci ha chiesto di far sapere la quantificazione dei danni, sia di quelli comunali sia di quelli ad autovetture private» ha spiegato il sindaco di Somma Stefano Bellaria, che a poche ore dalla notte di follia ha chiesto un confronto con i carabinieri e soprattutto con il gestore del centro, la KB srl.
I punti toccati dal sindaco sono stati molti, ma emerge anche quello dei danni, su cui c’era anche molta rabbia da parte dei residenti di via Briante e dintorni. Forse per questo, di fronte all’episodio eclatante Garavello ha scelto di farsi avanti sul fronte dei risarcimenti. «Sì, abbiamo dato la disponibilità» spiega quando si chiede conferma. «Non so come siano le procedure da seguire, noi non siamo un’assicurazione. Ma siamo disponibili a risarcire, sia per gli arredi comunali (una quindicina di specchi stradali e un cestino in pietra, ndr) sia per i danni fatti a cittadini sommesi che nulla c’entrano. Identificheremo con l’amministrazione le modalità. Non mi sembra corretto non interessarcene, è un segno civico che riteniamo dovuto».
Il centro di via Briante è stato attivato tre anni fa e ospita oggi una novantina di richiedenti asilo. Quella della notte scorsa è stato il primo episodio di violenza che ha coinvolto gli ospiti, in passato c’era stata solo una protesta pacifica sui tempi troppo lunghi per l’esame delle domande di asilo (un passaggio che non compete né al Comune né al gestore, ma allo Stato). L’episodio della notte scorsa viene ricondotto a problemi psichiatrici che non erano emersi: il 32enne protagonista dei danneggiamenti è stato ricoverato con Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Luglio 2017
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