La ricchezza rende felici? Se ne discute alla Liuc con monsignor Delpini
L'incontro si terrà martedì 27 febbraio con inizio alle 16 e 30 nell'aula Bussolati. Diretta Facebook su Varesenews
I soldi non danno la felicità. Un antico detto molto citato, ma con una variante che ne mina alla base la credibilità: pare infatti che a sostenerlo siano soprattutto i ricchi, ovvero chi i soldi ce li ha. Il tema della povertà, reale e percepita, è di grande attualità soprattutto dopo la crisi economica che ha polarizzato ulteriormente la condizione di poveri e ricchi. I dati evidenziano che a livello mondiale l’1% delle famiglie possiede il 45% della ricchezza globale. In Italia la disuguaglianza nella distribuzione del reddito negli ultimi 30 anni è aumentata più che negli altri paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), con un’accelerazione nel periodo della crisi. Nel Belpaese il 20% più ricco detiene oltre il 66% della ricchezza nazionale netta, il 60% più povero appena il 14,8% (Rapporto Oxfam).
La Chiesa è da sempre in prima linea nel combattere gli effetti della povertà e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. E la tavola rotonda di martedì 27 febbraio, organizzata dall’Università Liuc di Castellanza dal titolo “Uguaglianza o diseguaglianze: solo una questione di reddito?” a cui parteciperà l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, rientra proprio in questa attività.
Il tema che verrà affrontato è la capacità della ricchezza di creare felicità e l’utilità del reddito rispetto al benessere. Povertà estrema e diseguaglianza sono due variabili economiche collegate, ma distinte. Entrambe possono creare problemi per l’efficienza del sistema economico, ma hanno implicazioni etico valoriali di natura fortemente diversa. Il professor Rodolfo Helg, direttore della scuola di economia e management della Liuc e il professor Luca Corazzini, ordinario di Economia politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si interfacceranno su questioni aperte fin dai tempi di Aristotele, riprese da moderni economisti e tuttora fonte di interesse e dibattito.
«Se la crescita economica è fondamentale per la riduzione della povertà estrema che, negli ultimi 25 anni, si è ridotta nel mondo, attestata da circa 1 miliardo di persone fuori da questa pesante condizione – annota Helg – d’altro canto la crescente diseguaglianza di reddito genera problemi al sistema economico e, molto spesso, anche politici. La deriva populista e quasi – razzista di questi ultimi tempi è qualcosa su cui interrogarsi, ad esempio».
Citando il paradosso di Richard Easterlin, secondo Corazzini, uguaglianza e diseguaglianze non sono solo una questione di reddito, bensì di felicità, per cui l’essere felici dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza.
L’incontro si terrà martedì 27 febbraio con inizio alle 16 e 30 nell’aula Bussolati dell’università Liuc. Oltre a Monsignor Delpini e ai professori Helg e Corazzini, interverranno il presidente della Liuc Michele Graglia, la professoressa Eliana Minelli, il dottorando Niccolò Comerio e il giornalista Gianfranco Fabi (Gruppo 24Ore) moderatore dell’incontro aperto alle domande del pubblico. La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria.
Varesenews farà una diretta Facebook dell’evento.
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La ricchezza, intesa come disponibilità di ciò che è necessario per la vita e che inizialmente manca, rende felici senza ombra di dubbio. Un esempio: la disponibilità di un appartamento da offrire a chi è stato sfrattato. Questa disponibilità si ha solo con la ricchezza. Ma se intendiamo la ricchezza solamente come disponibilità per soddisfare i propri desideri, questa disponibilità non rende felici. Entro una certa misura evita l’insorgere di problemi quotidiani, ma questa non è ricchezza, è solamente agiatezza. Bisogna essere chiari sul significato della parola “ricchezza” per evitare equivoci.