Allarme morbillo: nel Varesotto crescita esponenziale
L'allarme è stato lanciato dall'Organizzazione Mondiale della sanità. Lo scorso anno, Ats Insubria ha registrato 94 contagi contro i 6 dell'anno precedente
Allarme morbillo. Nei giorni scorsi, l’Organizzazione Mondiale della sanità ha reso noti dati preoccupanti sulla recrudescenza della malattia esantematica.
Lo scorso anno, in Europa si sono registrati oltre 20.000 casi con 35 decessi. L’aumento è stato del 400% rispetto all’anno precedente.
Tra i paesi dove c’è stato il maggior numero di contagi c’è proprio l’Italia con 5000 tra bambini e adulti. Solo la Romania ha avuto un andamento peggiore con circa 5.500 casi.
La diffusione del virus è andata decisamente meglio negli altri paesi: in Grecia 967 casi, Germania 927, in Francia 520, in Belgio 369, in Regno Unito 282, in Spagna “solo” 152.
Anche nel territorio monitorato da Ats Insubria ( le province di Varese e Como) si è registrata un’impennata di casi: nel 2016, infatti, la la malattia si era presentata in modo sporadico: 6 i casi notificati in tutta l’ATS.
Lo scorso anno le segnalazioni sono state 94, con più di tre quarti nel periodo da marzo a giugno.
I casi si sono concentrati nell’età giovane adulta: la fascia d’età più rappresentata è quella 30-34 anni, seguita da quella 25-29 anni. Nella quasi totalità dei casi la malattia ha interessato soggetti non immuni e non protetti da pregressa vaccinazione.
In tutti i casi sono state poste in atto le misure di contenimento del contagio previste ed è stata effettuata proposta attiva della vaccinazione a tutti i contatti stretti individuati.
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Io credo che fare promozione continua ai vaccini sia sconvolgente. In Italia ci sono stati 5000 casi di morbillo e 4 decessi (persone già ampiamente debilitate da malattie gravi). Il morbillo è ciclico, se prendete le statistiche si pùo chiaramente osservare che ogni 4/5 anni vi è un picco . Da bambini quando si aveva un familiare con il morbillo tutti i bimbi della casa venivano tenuti vicini al malato per fare subito la malattia e poi dopo si era immuni x tutta la vita, non come il vaccino che ha una copertura temporanea.
Propongo di fare un articolo anche sui 7000 morti in Italia all’anno per infezioni contratte in ospedale (dati ufficiali OMS).
Cordialità.
Siamo d’accordo: anche i 7000 morti all’anno per infezioni contratte in ospedale sono un dato allarmante. Ma c’è una differenza: il morbillo si può evitare perché è stato trovato il vaccino. Delle morti per infezioni in ospedale si sta dibattendo ancora: il mondo scientifico si interroga e cerca soluzioni. Evitare anche una sola morte è un dovere