Fusione tra i comuni: le ragioni del Sì e del No a confronto
Da una parte il fronte dei favorevoli, capitanati in particolare dal sindaco Enzo Grieco, dall’altra il fronte dei contrari, con in prima linea il consigliere Giacomo Caielli
Se Ternate e Varano Borghi potranno unirsi in un unico Comune lo decideranno i cittadini dei due paesi con il referendum di domenica 27 maggio dalle 7 alle 23.
Intanto, però, nei due paesi si respira in pieno il clima da campagna elettorale con incontri, banchetti e soprattutto volantinaggi.
Da una parte il fronte del Sì, capitanata in particolare dal sindaco di Ternate Enzo Grieco, dall’altra il fronte del No, con in prima linea i consiglieri Giacomo Caielli di Varano Borghi e Salvatore Mormone di Ternate.
Abbiamo chiesto a due degli interessati le argomentazioni a sostegno delle opposte posizioni su un tema che, comunque, interessa molti ambiti delle due comunità: l’identità, gli effetti economici e la rappresentanza politica.
Intanto anticipiamo che venerdì mattina 25 maggio saremo nella piazza di Varano Borghi nelle ore di mercato per raccogliere le opinioni e le posizioni dei cittadini.
ENZO GRIECO: LE RAGIONI DEL SI
Grieco è il sindaco di Ternate, ha portato avanti il percorso di fusione in Consiglio comunale e oggi guida il fronte favorevole alla fusione tra i due comuni.
GIACOMO CAIELLI: LE RAGIONI DEL NO
Caielli è consigliere comunale d’opposizione a Varano Borghi, è tra gli animatori del fronte dei contrari alla fusione tra i due comuni.
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Quindi…ricapitolando Caielli…non si può fare la fusione perchè fino ad oggi non si e fatto niente insieme….quindi….non andate mai in vacanza in posti dove non siete mai stati, non uscite con una donna con cui non siete mai usciti e non andate a mangiare in un ristorante dove non siete mai andati. Patetico. Voterò si in modo molto deciso e convinto. Non posso sentirmi rappresentato da una persona come Caielli.