La società
civile e le diversità, la realtà economica e quella sociale;
lo sport e la cultura. Si è parlato di tutto durante la tre
giorni di Anche Io cercando di dare una fotografia
reale e palpabile del nostro territorio. Inevitabile arrivare
ad affrontare la dimensione politica della provincia di
Varese, mai come nell'ultimo lustro ai vertici apicali delle
istituzioni nazionali e regionali. Un dibattito sulla Regione
Lombardia, che si avvia al suo rinnovo elettorale nella
prossima primavera, ha chiuso di fatto la lunga progressione
degli incontri della festa di Varesenews. "Non chiamatelo
governatore" ha chiamato cinque esponenti dell'assemblea
del Pirellone a rispondere alle sollecitazioni della comunità
economica, sociale, sindacale del territorio. Difficile vedere
insieme ad uno stesso tavolo le tante facce che tengono in
mano le redini di un territorio. Varesenews ha provato ed è
riuscito a fare anche questo, dando atto e spazio della
coralità degli interpreti della nostra società.
Giuseppe Adamoli della Margherita, Daniele Marantelli
per i Ds, Gigi Farioli per Forza Italia, Attilio Fontana della
Lega, Giovanni Martina di Rifondazione Comunista, hanno
risposto all'appello tentando difficili sintesi alle questioni
poste sul tavolo da
Ivana Brunato, segretaria Cgil, Marco Molteni,
segretario Uil, Gianluigi Restelli, segretario Cisl, Giorgio
Merletti, presidente Associazione Artigiani, Gianni Mazzoleni,
segretario generale Cna, Attilio Aimetti, vicepresidente Ascom
Varese e Roberto Ferrario, direttore Prealpina.
Ne è uscito un prospetto che inevitabilmente ha risentito
della natura del bipolarismo e del già effervescente clima
elettorale tra chi non «ha imbarazzi a candidarsi ad essere
la prossima guida della Regione» secondo l'auspicio di
Marantelli e chi pur ammettendo alcune disfunzioni è convinto
di aver dato a partire dal 1995 una svolta alla natura stessa
della politica regionale.
Tanti i temi affrontati pur nella concisione: dalla qualità
della vita dei cittadini, alle carenze infrastrutturali, al
sostegno alle imprese, fino ai tecnicismi dello statuto
regionale. Uno dei punti caldi, questo, la cui probabile
mancata stesura in questa legislazione è additato
dall'opposizione come la diagnosi del fallimento del
centrodestra. Non tutti le risposte hanno mirato al cuore
delle domande. Per quelle occorreranno altri approfondimenti e
ulteriori interrogazioni da qui fino alla elezione del nuovo
governatore, ma il folto pubblico presente e la disponibilità
al confronto hanno già segnato un punto a favore di questa
comunità. La passione politica non è spenta, la voglia di
capire e interpretare il futuro e le sue dinamiche in questo
territorio ci sono tutte; il bisogno di capire come
risponderà l'economia di casa nostra alle sfide della
globalizzazione così come quanto ci costerà un esame in
ospedale. Con la voglia di
misurare, nella gente e negli attori principali, questa
apertura di credito al politico più che per avere risposte
certe è nata l'idea del confronto. È stato il primo,
non sarà ultimo.
Varesenews e tutta la realtà che lo sottende intende
percorrere questo cammino, guardando crescere il territorio,
contribuendo se possibile ai suoi cambiamenti. Anche
l'incontro di questa sera ha mostrato che è possibile farlo
con la partecipazione di tutti, con una concertazione senza
omissioni e pregiudizi.
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