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L'approdo a Varesenevs da parte di uno dei "senatori" raccontato dal direttore Marco Giovannelli

ANCHE IO ? Grazie a Pierfausto Vedani


Leggevo spesso la sua rubrica, "La mia cara Varese", sul Luce, ma non l’avevo mai incontrato di persona. Sapevo che dietro quella firma, Pierfausto Vedani, si nascondeva uno dei grandi “vecchi” del giornalismo varesino. Un ex direttore della Prealpina, direttore ora di una tv privata e responsabile dell’ufficio stampa degli industriali. Quanto bastava per stargli più lontano possibile. Poi, come sempre ci si mette di mezzo il diavolo e per un motivo di cronaca avevo bisogno di intervistarlo. E così ci demmo appuntamento in redazione a Varese. Come sempre arrivai in ritardo e afferrai quella stretta di mano chiedendo scusa. “Non ti preoccupare, - fu la risposta. Con il nostro lavoro si sa che i tempi possono slittare. In cosa posso esserti utile?”

Pierfausto era uno delle poche centinaia di varesini che tutti i giorni ci leggeva. Lui, a settant’anni suonati, non solo usava il computer, ma aveva deciso che non poteva perdersi quell’immenso mondo che era il web. Ci leggeva e ora era lui il curioso che voleva sapere, conoscere, capire chi ci stesse dietro. Una vitalità da fare invidia ai ventenni.

Ci fu subito feeling. Come sempre i pregiudizi si rivelarono la più grossa imbecillità di questo mondo e nacque un’amicizia magistrale. Pierfausto iniziò a venirci a trovare e di giorno in giorno cadeva ogni possibile resistenza. Ovviamente da parte mia, nostra, perché per lui tutto era semplice e naturale. Ci guardava con simpatia, con una sorta di meraviglia perché quello che volevamo fare era davvero pura pazzia. Un giornale quotidiano e per di più su internet nel 1999. Carlo ci aveva lasciati per tornare alla sua Viterbo e così da circa un anno a dirigere il giornale c’ero io. Esperienza pochissima e soprattutto conoscenza del territorio abbastanza a senso unico. Pierfausto fece una serie di autentiche magie. Ci mise a disposizione tutta la sua esperienza. Ci aprì porte per noi impossibili. Iniziò un rapporto che ben presto andò bel al di là del semplice supporto di consulenza giornalistica. Passavamo ore a raccontarci storie, a discutere di politica, a parlare anche di noi.

Anche senza Pierfausto Varesenews non esisterebbe. Lui con una presenza sempre discreta, mai invadente, in questi cinque anni ci ha “ammorbidito” rispettando in toto le nostre posizioni più dure e intransigenti. Ci ha insegnato tanti segreti del mestiere senza mai far pesare alcune inadeguatezze dovute all’inesperienza o alla superficialità. Pierfausto non ha solo scritto per noi, è stato ed è uno di noi. Ama il giornale, ci difende, ci promuove in tutti gli ambiti in cui si muove. Per noi ha speso il suo nome e per uno che veniva chiamato “Il cardinale” per il suo stare super partes, non è cosa da poco.

Certo, noi lo abbiamo riportato a quella forma di giornalismo che lui ama di più. Quello fatto, magari anche di ingenuità, ma che ha ancora chiaro cosa è la passione, l’impegno, la capacità di sapersi stupire, ma anche di indignarsi. “Contaminarci”, come spesso accade, ci ha fatto bene e ha permesso di far crescere bene questa piccola, grande creatura che è Varesenews.

Alla festa ci sarà anche lui e questo per noi, oltre che di orgoglio, sarà motivo di grande gioia.

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