Luca Bellandi Gentle storm

30 Settembre 2017 - 22 Ottobre 2017

Abbiamo il piacere di comunicare che sabato 30 settembre alle ore 17.30 avrà luogo l’inaugurazione presso GHIGGINI 1822 della mostra di Luca Bellandi dal titolo “Gentle storm”. Il pittore livornese, classe 1962, espone per la prima volta in galleria a Varese e per l’occasione verrà presentata al pubblico una raccolta di pezzi che racchiude alcune delle tematiche e dei soggetti cari all’artista. L’esposizione sarà arricchita da un catalogo in cui le immagini dei dipinti saranno accompagnate dalle interpretazioni critiche dell’opera di Luca Bellandi a firma di Alberto Gavazzeni e di Gian Ruggero Manzoni.

Luca Bellandi ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia d’arte di Firenze. Inizia dai classici, poi successivamente scopre l’arte e l’underground americano. L’artista livornese si è imposto con una fitta serie di mostre in Europa e negli Stati Uniti che l’hanno visto collezionare successi e consensi di pubblico e critica che lo hanno riconosciuto come uno degli artisti più interessanti nel panorama artistico contemporaneo. Dal 2006 è direttore artistico del settore arti visive presso l’Associazione ARTI EVASIVE di Livorno dove insegna pittura e disegno. Da citare la personale presso il MUMI Museo Michetti di Francavilla nel 2007 e la mostra presso il Palazzo Ducale di Urbino nel 2013.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 22 ottobre 2017
Orario: da martedì a domenica 10-12.30 / 16-19
Ingresso libero
Si ringrazia Pasticceria Oliver di Galliate Lombardo

“I fiori viventi” di LUCA BELLANDI
Alberto Gavazzeni

“La sua è comunque capacità emotiva, attraverso i tralci di fiori, i pappagalli variopinti o i pesci, di cogliere l’incanto momentaneo della natura e della sua risplendente provvisorietà. A questi elementi spesso aggiunge sulle tele parole, lettere, segni grafici. Qui ha i suoi precursori nella scomposizione cubista e futurista ma, soprattutto, nella pittura nord americana dei Cy Twombly, Basquiat e Schnabel. L’uso dell’alfabeto appare coestensivo dell’immagine trasmettendoci l’idea della scrittura come forma e della parola come elemento pittorico. Insomma la parola può diventare immagine e quindi il punto focale del dipinto. Sono elementi di un sistema narrante dove l’innesto della parola va visto come portatore di una simultaneità che informa la percezione del nostro tempo. Insomma scrittura come fare ed elaborato pittorico perché possa dilatare la magia che promana dagli altri soggetti del quadro”.

PITTURA D’ATMOSFERA: LUCA BELLANDI
Gian Ruggero Manzoni

“Su Luca Bellandi è stato detto molto perché in arte lui stesso è molto del resto un pittore che non suscita parole è come un mago che non fa miracoli mentre proprio questo seguire l’impossibile la sua prima dote che non si ferma davanti a nulla per inventare e l’invenzione è pur sempre miracolosa nonché frutto di grande sicurezza e maestria gestuale. Con gli anni tramite il suo creare Bellandi ci ha abituati allo svolgimento di cicli tematici in chiavi compositive e tonali diverse seppur la sua fluidità pittorica resti inalterata questo quasi per saggiare sperimentare verificare successivamente su una base fissa le infinite eventualità e le tante varianti della forma di quella forma che sgorga dal suo intimo dal suo inatteso inconscio”.

19 Settembre 2017

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