» Invia una lettera

26 giugno contro la droga

Droga
1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

26 Giugno 2018

Il 26 giugno è la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga promossa dall’ONU.

In Italia tranne un timido accenno via Twitter da parte del Ministro dell’Interno sulla lotta allo spaccio e lo stop alla vendita della cannabis light da parte del Consiglio Superiore di Sanità, di droga ancora non si parla. La normativa sulle dipendenze è ferma ancora a 30 anni fa, al DPR 309/90. Abbiamo bisogno immediatamente di un Sottosegretario con la delega alle politiche antidroga, sotto la diretta responsabilità della Presidenza del Consiglio e va convocata quanto prima la Conferenza Nazionale, così come previsto dall’art.1 comma 15 del D.P.R. 309/90.
La domanda di droga se non affrontata in maniera adeguata continuerà a crescere. Detto questo dobbiamo distinguere la prevenzione all’uso delle sostanze stupefacenti, dalla lotta alla criminalità organizzata. La prima riporta alla questione della domanda (e non si deve limitare alle c.d. droghe illecite ma deve ricomprendere anche l’abuso di alcol e fumo), la lotta contro la criminalità organizzata richiede che si combattano le cause dell’alta redditività del traffico.

La salute non ha colore politico, ogni intervento in grado di tutelare una persona, deve essere valutato per i risultati che consegue, sapendo che la salute della singola persona è garanzia per la salute dell’intera collettività.
Criminalizzare il consumo è un’operazione pericolosa: non allontana dalla consapevole modifica dei comportamenti, produce emarginazione sociale, spinge alla microcriminalità e attrae i consumatori di droga nel circuito carcerario. Pertanto, la politica nei confronti dell’uso non terapeutico di sostanze psicoattive deve necessariamente prevedere un bilanciamento tra le azioni di prevenzione, cura e riabilitazione e le azioni di repressione e contrasto con un sistema generale basato soprattutto sui diritti delle persone, ad essere difese dall’offerta di sostanze stupefacenti, ad essere curate precocemente se tossicodipendenti, ma con un orientamento alla piena riabilitazione ed al reinserimento sociale e lavorativo. Il cambiamento deve partire da qui.

Andrea Zirilli

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.