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A risposta multipla (da vedere)

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7 Gennaio 2009

Gentile Signor Direttore,

Le sarei grato se volesse pubblicare questa lettera, in risposta a diversi lettori (che, bontà loro, nei giorni scorsi mi hanno voluto chiamare direttamente o indirettamente in causa).

– Inizio col ringraziare la Signora Roberta Lattuada per la sua lettera del 2 gennaio, nella quale afferma che: “L’Italia resterà Italia” (rettificando, se me lo consente, la sua affermazione “probabile Padania” in “improbabile …”).

– Al Signor Alberto Gelosia, che con una lettera del giorno seguente, a proposito del (Primo) Tricolore, ‘discetta’ sulla circostanza che le Città di Bologna e Reggio Emilia “fanno parte della Pianura PADANA”, preciso che (quel)la “Pianura” è parte integrante del territorio della Repubblica Italiana. Inoltre, nel dichiararmi d’accordo con lui sulla prima parte del suo “PS”, gli preciso che riguardo al “PPS”, per i (tre) colori, suggerisco la Pizza Margherita al suo “piatto di tagliatelle paglia e fieno con sugo di pomodoro”.

– Al Signor Marco Ricciuti – lettera del 4 gennaio – comunico che, a differenza sua, io “… credo nella rinascita dell’Italia” (con la buona volontà e l’impegno di tutti gli italiani, s’intende!)

– Al Signor Stefano Gualandris, che il 3 gennaio scrive una lettera (piuttosto lunga), sotto il titolo “Patria e racconti da libro Cuore”, preciso che l’appellativo “seguaci delle varie leghe” non lo intendo come lo intende lui (anche perché ritengo ‘fantasiosa’ la definizione di “leghe nazionali”: in Italia c’è solo una nazione, quella Italiana!); pertanto dovrebbero definirsi, a mio avviso, “leghe regionali, provinciali o comunali”. E sarebbe quindi opportuno che non si sentisse tanto “in brodo di giuggiole” per la mia definizione (sebbene egli possa abbracciare chi vuole!).

Gli confermo che, indipendentemente dalla sua cosiddetta pseudo-‘identità padana’, DOVE egli vive (come DOVE vivo io), di Patria c’è n’é una sola: quella ITALIANA!!! Spazi pure con la sua fantasia che mi riporta a quanto leggo sul tappetino di fianco al computer: “C’è un mouse che ha molta fantasia e sa guardare oltre l’orizzonte più lontano. C’è un mouse veloce come il tempo e che in tasca ha sempre una soluzione intelligente. E’ un mouse astuto e saggio, ama l’informazione e il dialogo: anzi non è un mouse, è un simbolo: il Pensiero”… Vada pure con il Pensiero, Signor Gualandris, e s’illuda quanto vuole (quando sa o dovrebbe sapere che, non avendo fatto [fortunatamente] nulla in diciotto anni “di lotta e governo” più o meno: si vede che a qualcuno è venuto in mente che esiste il codice penale, artt. 241 e segg. per esempio), a mio avviso, dovrebbe mettersi il cuore in pace. Infine posso confermargli che il libro “Cuore” (ho l’edizione de “I Meridiani”), è senz’altro uno dei miei preferiti, come lo è “La Vita Militare – Bozzetti, del Ten. Edmondo De Amicis (di cui possiedo un’edizione “rimaneggiata dall’Autore” nel 1880, rispetto a quella originaria del 1868, quindi piuttosto rara, dei Fratelli Treves, Editori, Milano, 1897).

– Al Signor Giuliano Guerrieri (lettera del 5 gennaio): “La Lega e gli altri”, che si prende la briga di ‘sentenziare’ che “qualche altro ospite del forum il quale prima accende la miccia di una discussione, e poi, forse offeso, minaccia di aggrapparsi alla toga di qualche legale”, riferito chiaramente al sottoscritto, desidero precisargli che, non essendo abituato a essere offeso (né da lui, né da altri), avevo espresso il mio risentimento per quanto aveva scritto nei miei confronti il Signor Mirko Galmarini, da me ritenuto irriguardoso e offensivo, e che mi riservavo (come mi riservo) di sottoporre la sua lettera, appena possibile, al mio legale (che oltre alla ‘toga’ porta anche la gonna, giacché come Legale, è ‘brava quanto bella!’). Ritengo, tuttavia, che sarebbe opportuno che il Signor Galmarini si scusasse con il sottoscritto per avere usato espressioni come “ammorbato” e “… toni simili a quelli fascistoidi…” (poi il mio legale potrebbe dirmi che non sono da ritenersi ‘offese’, ma io voglio ‘vederci chiaro’!).

– Desidero inoltre tranquillizzare il Signor Luciano Lucchina (lettera del 5 gennaio) sulla sua previsione che “Bossi sarà studiato a scuola”, non avendo egli (il Ministro, intendo) “le phisique du r Ô le”; sebbene il mio problema principale, per ora, e per il prosieguo, sia il ‘rischio’ che l’attuale Presidente del Consiglio arrivi alla carica di Presidente della Repubblica, per la quale neanche lui è all’altezza, perché non sarebbe un Presidente di Garanzia. Al lettore desidero precisare anche che io non ritengo di essere un ‘detrattore’ di Bossi, bensì un Cittadino Italiano fortemente risentito per le offese arrecate dallo stesso (Bossi) alla Bandiera Tricolore e all’Inno di Mameli. In ogni modo anch’io, finché avrò vita, perseguirò con tutti i mezzi, la realizzazione del mio ideale!

Se ho ‘dimenticato’ qualche lettore, e qualche altro argomento, mi scuso, giacché l’ho fatto involontariamente (a proposito: avevo scritto di schierare le nostre truppe… magari con gli idranti… e qualcuno non aveva afferrato che si trattava di una battuta. O forse ero stato io a non essermi spiegato, forte del detto: “mi spezzo ma non mi spiego!”). In ogni modo , come oramai dovrebbe essere noto a tutti (i lettori e le lettrici), personalmente sento molto il senso di italianità e di unità, come sento altrettanto forte il senso di europeismo, e penso che sia mio dovere precipuo difendere la mia Patria da qualsiasi ‘attacco’, reale o presunto.

Ora, dopo avere spiegato il mio punto di vista e ritenendo di avere fornito un’idea precisa di come la pensi sul concetto di “Unità nazionale” e su quello delle istituzioni della Repubblica Italiana, ritengo sia opportuno, come accennato in precedenza, ‘dare il buon esempio’ e terminare qui la ‘querelle’.

Con rinnovati Auguri, saluto con distinta stima Lei, Signor Direttore, la Redazione, e tutti i lettori del quotidiano da Lei diretto con un Viva l’Italia!

Fortunato Galtieri, Pontecchio Marconi

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