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Abusi su minori, prima di sentenziare sia fatta chiarezza

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14 Ottobre 2004

Spett.le redazione,
La mia opinione vuole essere esclusivamente quella di una delle migliaia di persone che sono state a contatto con Claudio Bellani. Conoscendo Claudio (e la sua famiglia) da vent’anni mi risulta molto difficile credere a tutte le accuse che gli sono mosse, ma indipendentemente da questo il rischio più grosso è quello che venga fatta una “caccia al mostro” prima ancora che sulla vicenda venga fatta piena luce. Conoscendo anche Marco Ferrario ( -Fulminix- io come la maggior parte della gente di Varese della mia generazione – 1965 – ivi incluso il Bellani) e non avendone mai ricavato una buona impressione, mi sento di escludere un legame assiduo fra i due oltre alla semplice conoscenza. La preoccupazione maggiore è quella di vedere vanificato in un attimo un opera di coinvolgimento di migliaia di giovani su tutto il territorio della provincia, opera che ha portato sicuramente giovamento a questi ragazzi coi quali Claudio “si è sempre comportato come un fratello maggiore”. Vox populi troppo spesso attinge nel pettegolezzo più becero (e Varese non ne è esente) e già ho avuto notizia di alcune persone (molto superficiali), che dopo avere appreso questa notizia hanno esclamato “lo sapevo, con quella faccia…” oppure “l’avrei giurato, si sapeva troppo poco degli affari suoi…”. Vorrei approfittare di queste colonne per fare un appello a tutte le persone di buon senso: prima di lanciarsi in esecuzione sommarie e sommari linciaggi morali, aspettiamo che sulla vicenda sia fatta piena luce, consci del fatto che ci vuole un attimo a rovinare (pure per errore) un’esistenza e una reputazione faticosamente creata in anni di attività “socialmente ineccepibile”. Grazie dell’attenzione e buona continuazione.

Lettera firmata

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