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Andare a votare per fermare razzismo e neofascismo

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24 Febbraio 2018

Il prossimo 4 marzo saremo chiamati a votare con una delle leggi elettorali fra le più peggiori che il Parlamento possa aver approvato. Un legge elettorale voluta da Pd, Forza Italia E Lega, che rischia di sancire l’ingovernabilità del paese con un nuovo ritorno alle urne. In questi giorni i partiti fanno a gara a fare promesse grossolane impraticabili. Ma nella campagna elettorale è entrata con tutto il suo peso la questione della immigrazione, questo esodo biblico causato dal mercato e dalle guerre che il mondo occidentale ha provocato in tutto il Medio Oriente. C’è chi tenta di soffiare sul fuoco e seminare la paura su questi immensi drammi umani, che vanno invece affrontati con serietà pur nella loro grande complessità. Nessuno ha la bacchetta magica per dare una risposta seria a questi problemi. In questa situazione di confusione, grande è la tentazione di non andare a votare. Sarebbe un errore imperdonabile.

Votare, non è solo un dovere ma è soprattutto un diritto. Dobbiamo manifestare tutta la nostra protesta, andando a votare e chiedere che dopo il voto, tutti i partiti cerchino, attraverso il dialogo, di dar vita ad un Governo di responsabilità nazionale. Sarebbe un vero disastro dover tornare al voto il prossimo autunno. I valori di riferimento sono il lavoro, la Costituzione e l’antifascismo oggi troppo spesso messi in discussione, soprattutto da gravi episodi di violenza diffusa che non vanno sottovalutati.

Pur non avendo alcun atteggiamento di chiusura nei confronti del Movimento5Stelle o di altre liste minori, la proposta di voto che mi sembra di poter condividere con altri, ha l’obiettivo di ricostruire una nuova unità tra le forze del Centro Sinistra, che per responsabilità di Matteo Renzi,  non si è concretizzata prima. E’ quindi un voto disgiunto. Facendosi carico di un grande realismo e di una legge elettorale che non favorisce i piccoli partiti le indicazioni di voto sono le seguenti:

·       Per la Camera e il Senato la lista Liberi e uguali legata a Pietro Grasso

·       Per la Regione Lombardia, dove vige l’elezione diretta del Presidente, la coalizione del Partito democratico con Giorgio Gori candidato Presidente, per evitare che nella nostra Regione possa venire eletto chi ha parlato di difesa della razza bianca. Una Regione, la nostra, che storicamente ha fatto della solidarietà, della accoglienza e della libertà, la strada del proprio benessere e dello sviluppo.

  Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Gelo

    Secondo me è riduttivo, anzi puerile, dire “vota questo perché è contro gli altri”.

  2. Gianfredo Ruggiero
    Scritto da Gianfredo Ruggiero

    E’ proprio una fissazione la vostra.
    Da quando siete al governo l’unica cosa di sinistra che vi è rimasta è l’antifascismo.

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