anzichè farci un parcheggio è meglio comprare milioni di biglietti dell’autobus

21 Agosto 2015

Egregio direttore,

il dibattito sul caro sosta sulle strisce blu del centro di Varese è molto limitato se non considera le abitudini incallite di coloro che pur di non pagare la sosta preferiscono parcheggiare ovunque anche se arrecano ostacoli o danni.

E’ il caso di quegli automobilisti che durante le manifestazioni fieristiche o sportive alla Schiranna, per evitare i 3 euro richiesti nelle zone autorizzate alla sosta, preferiscono calpestare prati coltivati danneggiando in tal modo il lavoro dei proprietari del terreno.

E’ il caso delle auto che occupano i pochi spazi a disposizione delle moto o salgono sui marciapiedi disprezzando altre scelte di movimento ed in alcuni casi impedendo la mobilità di coloro che sono costretti a viaggiare sulle quattro ruote di una carrozzina per motivi di età o di disabilità.

Anche i divieti di sosta o di accesso in zone vietate vengono spessi ignorati confidando nella probabilità di non ricevere sanzioni e ciò è possibile verificarlo quotidianamente sul viale delle Cappelle nella zona sotto la statua del Mosè, pur in presenza di posti liberi nelle vicine aree di sosta che non prevedono pedaggio.

Ritenere quindi che spendere 2 milioni e mezzo di euro per mettere a disposizione dei varesini 90 posti auto a pagamento in località Prima Cappella possa risolvere i problemi di accessibilità al Sacro Monte vuole semplicemente dire non conoscere la realtà di tutti i giorni.

E’ una realtà che ignora gli autobus che fermano davanti al Pronto Soccorso, o davanti all’area festa o fieristica della Schiranna, che disdegna l’offerta di un servizio pubblico più economico di un’ora di sosta sulle strisce blu e che in questo mese di agosto ha potenziato il servizio verso il Sacro Monte ed il Campo dei Fiori senza ottenere, forse per mancanza di pubblicità, un prevedibile aumento di passeggeri.

Infatti le auto preferiscono avventurarsi sugli stretti tornanti, rischiando anche manovre che danneggiano l’auto o le gomme, pur sapendo che dal 21 marzo scorso un unico biglietto di trasporto valido 90 minuti consente di raggiungere Campo dei Fiori con l’autobus C, con la pittoresca funicolare e con le nove corse di un comodo pulmino CF a disposizione, nei giorni feriali, solo fino al 30 agosto.

Al turista che giunge in treno o in autobus a Varese consiglierei un sano pomeriggio visitando uno dei gioielli della città: prendere l’autobus C alle 14.55. in piazzale Kennedy, dove si svolge il mercato durante la settimana, salire sulla funicolare in partenza alle 15.20 riuscendo con il pulmino CF che alle 15.31 lascia Piazzale Pogliaghi, a raggiungere il capolinea del Grand Hotel Campo dei Fiori alle 15,45. Almeno due ore di piacevole e salutare passeggiata e, alle 18.07, si fa il percorso inverso.

Per fare ciò si consiglia di premunirsi di 2 biglietti delle Autolinee Varesine che costano 1,40 euro e consentono un’escursione senza alcuna preoccupazione di guida e parcheggio o acquisto del biglietto da macchinette che non danno resto.

E’ una proposta turistica che gli albergatori della città possono offrire o suggerire ai loro clienti al costo di due biglietti d’autobus.

Lascio ai politici di Palazzo Estense il compito di calcolare quanti biglietti di viaggio si possono acquistare con quei 2milioni e mezzo di un appalto deliberato disprezzando l’opinione di migliaia di cittadini che temono danni all’ambiente e agli edifici storici della Prima Cappella.
Cordiali saluti.

Domenico De Maria