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Area cani di Via Parravicini, la rete è rotta

Rete rotta Via Parravicini
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11 Marzo 2016

Vorrei denunciare questo scempio. Questo è l’area cani in via Parravicini, angolo via Morazzone a Varese. E non credo di essere l’unica ad essere indignata. In quest’area non si possono lasciar liberi i nostri cani, quindi l’utilità dell’area si fa benedire. Inoltre, potrebbero scappare cani aggressivi e far male a passanti. È l’ennesima vergogna.

Commenti

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    Scritto da Felice

    I cani aggressivi vanno tenuti con la museruola.
    Volete un’area cani (o cagatoio come lo chiamo io), riparatevela con i vostri soldi così dimostrate concretamente l’amore per il vostro animale.

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      Scritto da Mabel

      Cosa vuol dire? Chi è disabile deve costruire scivoli di tasca propria. Le tasse le pagano tutti. Quindi con i soldi versati al comune ho già pagato per 4 aree cani messe insieme.

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        Scritto da Felice

        Il disabile è un essere umano a cui vanno garantiti i diritti. So che è difficile cogliere la differenza tra una persona ed un cane al giorno d’oggi.

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    Scritto da Rolo

    Sig. Felice buongiorno,
    premetto che non ho cani e quindi dovrei essere neutrale; non concordo con lei in quanto essendo stata istituita quell’area chi l’ha autorizzata (Comune?) deve provvedere al mantenimento della stessa come si conviene in un Paese civile. Se poi lei ha la fobia dei cani allora è un altro discorso….
    E’ come se io, che non amo molto i ciclisti a mio avviso invadenti e prepotenti, chiedessi di applicargli una tassa per riparare e ripulire (da carte di merendine e bottigliette) le strade di uso comune che anche loro utilizzano!
    Rolando

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      Scritto da Rolo

      Vede Sig. Felice, all’estero (ho vissuto in due stati europei per 14 anni e praticamente soggiornato in tutta l’Europa) si pagano le tasse come in Italia, solo che lì sono spesi senza ruberie e per il bene comune, compresi quelli per gli hobby dei cittadini da lei menzionati e non mi risulta che i possessori di cani paghino in più come se fosse una tassa sull’auto, se mi sbaglio mi aggiorni e mi dica dove ciò avviene.

      E’ la nostra cultura ed ignoranza che dice che un essere umano ha più importanza di un animale, ma la differenza è che il primo in genere può parlare e lamentarsi delle cose che non vanno o se sta male, mentre il secondo ha solo la possibilità di subire le scelte altrui e se ha dolori se li deve tenere confidando nell’intuito del proprietario!

      Mi dispiace che lei non abbia superato la sua fobia, pensi che anni fa io fui morso ad una caviglia da un cane sconosciuto rischiando il tendine e dovetti subire 20 iniezioni alla pancia di siero Pacinotti, eppure pur non possedendolo, cerco comunque di apprezzarli.

      Che ci vuole fare, siamo diversi!

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      Scritto da Felice

      Nei paesi civili si fa questo. Il ciclismo è un hobby, avere un cane pure e a mio avviso dovrebbe lo stesso proprietario contribuire con una, chiamiamola tassa, per avere aree a lui dedicate. Anche perchè sinceramente non possiamo nascondere che al giorno d’oggi avere un cane molto spesso è una tendenza di moda che non deve andare a caricare di costi le casse pubbliche di chi le tasse le paga per avere servizi al cittadino, aree pubbliche decorose, più verde e non sinceramente per far pascolare il cane di uno sconosciuto.

      Il commento sulla costruzione degli scivoli per i disabili di @Mabel denota una ignoranza ed un egocentrismo pauroso. Il disabile è un essere umano e a casa mia un essere umano gode di qualche diritto in più rispetto un cane.

      Probabilmente io sono fobico dei cani a causa di una esperienza traumatizzante e purtroppo cattive esperienze con i proprietari dei suddetti animali che sembrano detenere la ragione in tasca ed accampano diritti che ritengo fuori luogo quando non riusciamo nemmeno a garantire una vivibilità decente alle persone.
      Io consiglierei alle persone di viaggiare in altri paesi se possono. Si renderebbero conto che quelle cose che ad oggi invocano come diritti all’estero sono dei bonus che gli stessi cittadini si pagano di tasca propria.

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