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Buon compleanno Giàp. La storia

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28 Luglio 2011

Egregio direttore,
Vo Nguyen Giàp nasce da una famiglia di piccoli proprietari terrieri in un villaggio
vietnamita nel 1911. Frequenta il liceo francese di Hue, che al tempo è la capitale
imperiale del Vietnam colonia della Francia. Dopo avere organizzato uno sciopero
studentesco, viene espulso dalla scuola. Nel 1930 Giàp è arrestato e condannato a
due anni di prigione per attività sovversiva. L’anno seguente si iscrive al Partito
comunista e nel 1933 entra nell’università di Hanoi, dove si laurea in economia
politica e diritto.
Sono gli anni in cui in Francia il Fronte Popolare, una coalizione di partiti di
sinistra, vince le elezioni e forma il governo: Giàp insegna storia, fonda la rivista
socialista “Nuova anima della Gioventù” e si sposa. Nel 1939, a seguito del patto tra
Hitler e Stalin, la Francia mette fuori legge il partito comunista; Giàp fugge in Cina
dove conosce il leader storico dell’indipendentismo vietnamita, Ho Chi Minh.
Durante la guerra mondiale, la resistenza vietnamita si organizza contro
l’occupazione giapponese e forma un governo provvisorio sotto la presidenza di
Ho Chi Minh, del quale Giàp diventa ministro degli Interni. Con la sconfitta del
Giappone, l’esercito francese ritorna nelle colonie in Indocina. Il Vietminh (Lega
per l’indipendenza vietnamita) organizza una guerriglia generalizzata, quella che
Giàp battezza “guerra di popolo”: l’applicazione della pratica marxista-leninista a
una sollevazione anticoloniale prima ancora che proletaria, antimperialista più che
anticapitalista. Le sue caratteristiche: rapporto fra rivoluzione nazionale e questione
contadina, soluzione per fasi successive del “problema agrario”, mobilitazione delle
masse.
Nel 1949, dopo l’affermazione comunista in Cina, un regolare rifornimento di armi
sovietiche raggiunge la resistenza vietnamita, che è in grado di ingaggiare una serie
di battaglie campali contro gli occupanti. È quella che in Francia sarà nota come “sale
guerre”, “guerra sporca”: osteggiata dalla sinistra e poi dall’opinione pubblica,
ingoierà risorse doppie rispetto agli aiuti del piano Marshall e costerà alla Francia
almeno 90 mila morti.
A sorpresa, vista la sua formazione strettamente civile, Giàp diventa il comandante
militare del Vietminh. Nel 1954 gli strateghi francesi decidono di attirare allo
scoperto la guerriglia, tagliando l’afflusso di rifornimenti attraverso il Laos. Giàp,
profondo conoscitore della storia e ammiratore di Napoleone Bonaparte, accetta
la sfida. Il campo fortificato francese viene assediato con un complesso sistema
di trincee che si estendono metro dopo metro. Giàp non ha fretta: dispone di 70
mila uomini, il rapporto di forza è 5 a 1, quindi a suo favore. La battaglia inizia
il 13 marzo 1954. La superiorità dell’artiglieria francese viene progressivamente
annichilita. I vietnamiti conquistano una posizione fortificata dopo l’altra, soffocando
la resistenza. Il 7 maggio, dopo 54 giorni di assedio, 11.721 francesi cadono
prigionieri, compreso il comandante generale De Castries. L’8 maggio Parigi
annuncia il suo ritiro dall’Indocina.

A 44 anni, Vo Nguyen Giàp diventa ministro della Difesa del nuovo Stato
socialista, il Vietnam del Nord, che ben presto si trova a fronteggiare una nuova,
durissima guerra contro la metà sud del paese, il cui governo è sostenuto dagli Stati
Uniti: la conduzione politica del conflitto è nelle mani della dirigenza di Hanoi; ma
la strategia militare è largamente influenzata da Giàp. Nonostante alcune divergenze
con la direzione del partito comunista vietnamita, la popolarità di Giáp non tramonta;
al contrario, è sua la regia strategica dell’ultimo, trionfale atto della guerra: la
Campagna di Ho Chi Minh, un’offensiva in grande stile nella primavera del 1975
con unità corazzate e artiglieria pesante, che spazza via l’estrema resistenza del Sud.
Con la fine della guerra, la riunificazione e la nascita della Repubblica socialista del
Vietnam, Giàp non solo conserva il posto di ministro della Difesa, ma assume anche
il ruolo di vice Premier, segno del suo incrollabile prestigio.
Nel 1982 si dimette dal politburo del Partito comunista e riceve l’incarico onorifico
di presidente della Commissione scienza e tecnica. Nel 1992, ritirato da anni a una
modesta vita privata in una vecchia casa coloniale francese di Hanoi, l’ex-generale
riceve l’Ordine della Stella d’oro, la maggiore onorificenza vietnamita. Un nuovo,
pacifico successo per l’uomo che ha vinto cinque guerre contro Giappone, Francia,
Stati Uniti, Cina e Cambogia. Buon compleanno, Giàp.
Il 25 agosto 2011 il mitico generale Giàp, l’uomo che ha scritto la parola fine
al colonialismo francese in Asia e umiliato sul campo di battaglia gli Stati Uniti,
raggiungerà il rispettabile traguardo di un secolo di vita. Protagonista indiscusso
del movimento di liberazione coloniale che ha cambiato la geografia mondiale nella
seconda metà del secolo scorso, Giàp è la testimonianza vivente di quella lunga
stagione di riscatto.

Spartacus

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