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Se il controllore controlla solo lo straniero

Treni varie
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3 Agosto 2018

Buongiorno,
scrivo perché nella giornata di lunedì mi è capitato di assistere a un fatto piuttosto spiacevole e fastidioso, che, a mio avviso, si può considerare un atto di razzismo.

Mi trovavo sul treno delle 18.49, quello diretto ad Arona da Milano Porta Garibaldi e a un certo punto del viaggio, all’incirca dopo la stazione di Rho Fiera, è passato il controllore con al seguito un ragazzo, probabilmente un giovane assunto a cui il controllore mostrava come fare il proprio lavoro. È entrato nel vagone in cui sedevo io, e ha chiesto i biglietti, come in effetti dovrebbe fare un controllore normale. Il punto è che di fatto si è fiondato verso un ragazzo extra-comunitario, probabilmente un marocchino. Gli chiede quindi il biglietto che il giovane non ha, e inizia, non senza una certa spocchia, a mostrargli le alternative del pagamento della multa.

Nulla da obiettare, quindi, visto che il giovane marocchino non era provvisto di biglietto e il controllore, mostrando la sua maestria al giovane stagista, procedeva a redigere una bella multa con tutti gli annessi e connessi del caso, non senza una certa spocchia. L’ho già detto? Lo ridico. Tutto regolare, certo. Se non fosse che il controllore non ha chiesto a nessun altro, NESSUNO, di mostrare i biglietti, e chissà come mai, il prescelto è stato un ragazzo con la pelle piuttosto scura. Guarda un po’.
Oltretutto non era neanche il primo passeggero che si è trovato di fronte il controllore con valoroso stagista al seguito, visto che era esattamente a metà vagone.
Un episodio spiacevole, fastidioso e razzista che forse non varrà nulla per la legge italiana ma per il comune senso umanitario e sociale, oh sì, eccome se vale.

 

Lettera firmata

Commenti

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  1. Gianfredo Ruggiero
    Scritto da Gianfredo Ruggiero

    Ma quale razzismo… il controllore si “fiondato verso l’extracomunitario” forse perché sono soprattutto gli extracomunitari a fare i “portoghesi”. Sono numerosi i casi di controllori aggrediti da extracomunitari che si sento in diritto di non pagare. Possiamo tuttalpiù parlare di pregiudizio, ma non certo di razzismo. Il razzismo è una cosa seria, vediamo di non banalizzarlo.
    Gianfredo Ruggiero, circolo Excalibur

  2. massimiliano_buzzi
    Scritto da massimiliano_buzzi

    il controllore è andato a colpo sicuro ed i fatti gli hanno dato ragione. probabilmente invece gli altri passeggeri i biglietto ce lo avevano, anche se non è una scusante per il controllore, che avrebeb docuto controllare tutti in maniera uniforme.
    resto in attesa di leggere una lettera del anonimo utente, altrettanto infastidita, di quando certamente gli capiterà di assitere a ruoli invertiti la stessa scena.

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