» Invia una lettera

Dalla Grecia un segnale di speranza, democrazia e solidarietà

tsipras grecia
1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

7 Luglio 2015

Egr. Direttore,

e così dal paese che è stato la culla della democrazia è arrivata una risposta chiara alla crisi dell’Europa. Il NO espresso dal popolo greco non è solo un voto di dignità contro lo strapotere della finanza speculatrice internazionale, ma è un voto di speranza perché l’Europa cambi registro e diventi meno burocratica e più solidale.

E’ stato un NO allo strapotere finanziario delle banche, che prima hanno speculato sulla Grecia e dopo hanno tentato di strangolarla.

E’ stato un NO contro lo strapotere di un unico Paese, la Germania, che pensa di dettare la legge a tutti, in nome del fatto che è il paese più forte.

E’ stato un NO a quell’Europa che la scorsa settimana ha discusso un’intera nottata per cercare un accordo su come sistemare 40.000 immigrati, quando gli immigrati che fuggono dalle guerre provocate dall’occidente in Medio Oriente sono ottomilioni.

E’ stato un NO deciso a tutti quei paesi (Ungheria e Gran Bretagna) che pensano di costruire nuovi muri di Berlino per contrastare il fenomeno dell’immigrazione, un NO quindi alla impreparazione dell’Europa al dramma concreto rappresentato dall’ISIS.

E’ stato un NO a quell’Europa che per allargare i confini della NATO ha provocato un guerra civile in Ucraina, riducendo alla fame un’intera popolazione dopo aver causato migliaia di morti.

E’ stato un NO a coloro che vogliono mandare 10.000 soldati americani nei Paesi Baltici con il tentativo maldestro di provocare un incidente diplomatico con la Russia, per avere la scusa di fare la guerra anche alla Russia, come se le guerre in corso non bastassero.

E’ stato un NO deciso contro tutti coloro che credono che per risolvere i problemi dell’Europa si debba tornare al clima della Guerra Fredda devastanti durante il secolo scorso e che si sperava fossero definitivamente superati.

E’ stato un NO al risorgere di neonazionalismi che hanno fatto nascere guerre finanziari e che chiede un’Europa di SOLIDARIETA’.

E’ stato un NO a questa Europa dove contano solo le banche e gli speculatori.

D’altra parte Papa Francesco – osannato da tutti ma da nessuno messo in pratica – ha detto chiaramente: “Non c’è futuro per nessun Paese, per nessuna società, per il nostro mondo, se non sapremo essere tutti più solidali. Solidarietà quindi come modo di fare la storia, come ambito vitale in cui i conflitti, le tensioni, anche gli opposti raggiungono un’armonia che genera vita”. Ora l’Unione Europea ha davanti a sé due strade: ascoltare questo anelito di speranza e di democrazia arrivato dalla Grecia, oppure mandare i suo carri armati (il potere speculativo finanziario) in perfetto stile sovietico a quella piazza che vuole mettere in discussione regole che in quasi tutto il vecchio continente ha provocato solo disastri. Io intanto per non sbagliare ho messo sul mio balcone la bandiera della Grecia in segno di Solidarietà, perché domani quello che sta vivendo la Grecia potrebbe toccare anche a noi italiani, checché ne dica Renzi.

Un’ultima annotazione: Un plauso al Comune di Venegono e al suo Sindaco per aver deciso di ospitare 48 immigrati. Peccato che non possa dire lo stesso del Comune dove vivo. E peccato anche che sui drammi dell’immigrazione ci sia solo la voce di Papa Francesco, ma l’assenza quasi totale delle nostre Parrocchie, tutte, nessuna esclusa.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.