Democrazia e fusione
21 Gennaio 2018
”Ghe pensi mi”
Si potrebbe a lungo discutere sul nuovo nome …..TERNANO, VARATE, un pizzico di fantasia e il gioco è fatto.
Il fatto è, però, che non è un gioco.
Giusto per essere chiari è del tutto evidente che un’ipotesi di aggregazione non è di per sé negativa ma le motivazioni non possono essere esclusivamente economiche.
Soprattutto non è concepibile chiedere ai cittadini di firmare una cambiale in bianco e poi…tranquilli….
”ghe pensi mi”
Per questo motivo sarebbe quantomeno auspicabile che coloro che in questo momento sono nella posizione di assumersi questa responsabilità avessero il buon gusto di esporre il loro progetto per il nostro futuro.
Già perché,infine, di questo si tratta!
E se i lungimiranti amministratori avessero davvero a cuore le sorti degli Amministrati avrebbero potuto da qualche decennio dare almeno un cenno in questo senso.
Il supporto legale e normativo per iniziare un percorso di razionalizzazione delle funzioni comunali esiste dagli anni ’90.
D’altronde dopo parecchi anni è evidente il successo di questa encomiabile iniziativa politica nazionale dato che meno del 2% dei comuni italiani ha aderito entusiasticamente alla proposta!
Per la precisione l’ 1,41% cioè 114 su 8092 dal 2013 ad oggi.
Ma torniamo al punto, al di là dei millantati vantaggi economici, sarebbe interessante conoscere il progetto politico e amministrativo che, ovviamente, i lungimiranti amministratori hanno ben chiaro in mente.
Non c’è dubbio che le maggiori risorse potrebbero permettere di rendere gli uffici comunali più efficienti e naturalmente in grado di fornire un servizio qualitativamente più elevato ai cittadini.
Ci vogliamo credere? Se ne può parlare.
Viene spontaneo chiedersi come mai abbiano aspettato….come dire….l’ultimo momento…la stessa norma che viene presentata come ultima occasione da non perdere dava la possibilità di aggregare le funzioni dei comuni in convenzione proprio per verificare l’efficacia di una futura fusione…tanto che era previsto un periodo di “prova” di tre anni.
Nessuno lo ha mai preso in considerazione ed ora ci raccontano che si rischia di perdere un’occasione più unica che rara e che in caso di rifiuto da parte dei cittadini torneremo al paleolitico in pochi mesi.
D’altronde evidentemente chi amministra ha un suo modo di valutare le priorità della Comunità e soprattutto tiene in grande considerazione gli aspetti fondanti di una pur elementare Democrazia che nascono dalla capacità dei “decisori” di confrontarsi prima di assumere decisioni sulla vita degli altri. Ma questa è fantascienza!!!
Questo aspetto è sconcertante,il “ghe pensi mi” imbocca una strada e poi, bontà sua, ti “invita” a percorrerla.
Non ti chiede prima se TU te la vuoi fare la passeggiata…..e per andare dove?
E dire che nei programmi elettorali tutti promettono partecipazione, informazione, e chi più ne ha più ne metta. Un rigo in neretto dichiara….bilancio partecipato …. Un fantastico colpo di genio!
È vero che poi si liquida l’argomento dicendo che alla “gente” non gliene frega nulla.
Sarà davvero così? Certo fa molto comodo!
A Ternate ancora si aspetta di essere informati sulla “Ternate Servizi” strumento operativo / finanziario che avrebbe fatto risparmiare al comune risorse importanti….anche quella volta l’argomento principale a favore della formidabile strategia, guarda un po’, erano i quattrini…. con i considerevoli vantaggi economici gli amministratori avrebbero avuto le risorse per assicurare un più che roseo futuro ai Cittadini.
Per quel che ne sanno i Cittadini tutto finì mestamente e soprattutto silenziosamente.
D’altra parte se è sensato costruire un edificio “polivalente” in quel che resta del Parco pubblico di Ternate con una spesa di 500.000 € evidentemente tutto è relativo … e poi, perchè negare l’ennesima sala polivalente ai cittadini!?
D’altronde la realizzazione di un ettaro (10.000 metri quadrati) di parcheggio a servizio del Parco non è cosa da poco e sicuramente rappresenta una fondamentale priorità per tutti i ternatesi che a più riprese hanno sollecitato l’intervento che proietterà il paese verso un futuro radioso.
Un po’ più di rispetto per l’ambiente avrebbe consigliato maggior prudenza e al Parco Berrini non mancava certo un altro ingombrante e definitivo ospite in barba ai più elementari concetti di salvaguardia del territorio, del consumo di suolo, del riuso del patrimonio esistente….la Villa Leonardi ed il suo Parco, ad esempio, sta inesorabilmente crollando… ma vi diranno che ci vogliono troppi soldi….
Così va il mondo, ma non preoccupatevi…..ghe pensi mi!!!
Giovanni Ravasi
”ghe pensi mi”
Si potrebbe a lungo discutere sul nuovo nome …..TERNANO, VARATE, un pizzico di fantasia e il gioco è fatto.
Il fatto è, però, che non è un gioco.
Giusto per essere chiari è del tutto evidente che un’ipotesi di aggregazione non è di per sé negativa ma le motivazioni non possono essere esclusivamente economiche.
Soprattutto non è concepibile chiedere ai cittadini di firmare una cambiale in bianco e poi…tranquilli….
”ghe pensi mi”
Per questo motivo sarebbe quantomeno auspicabile che coloro che in questo momento sono nella posizione di assumersi questa responsabilità avessero il buon gusto di esporre il loro progetto per il nostro futuro.
Già perché,infine, di questo si tratta!
E se i lungimiranti amministratori avessero davvero a cuore le sorti degli Amministrati avrebbero potuto da qualche decennio dare almeno un cenno in questo senso.
Il supporto legale e normativo per iniziare un percorso di razionalizzazione delle funzioni comunali esiste dagli anni ’90.
D’altronde dopo parecchi anni è evidente il successo di questa encomiabile iniziativa politica nazionale dato che meno del 2% dei comuni italiani ha aderito entusiasticamente alla proposta!
Per la precisione l’ 1,41% cioè 114 su 8092 dal 2013 ad oggi.
Ma torniamo al punto, al di là dei millantati vantaggi economici, sarebbe interessante conoscere il progetto politico e amministrativo che, ovviamente, i lungimiranti amministratori hanno ben chiaro in mente.
Non c’è dubbio che le maggiori risorse potrebbero permettere di rendere gli uffici comunali più efficienti e naturalmente in grado di fornire un servizio qualitativamente più elevato ai cittadini.
Ci vogliamo credere? Se ne può parlare.
Viene spontaneo chiedersi come mai abbiano aspettato….come dire….l’ultimo momento…la stessa norma che viene presentata come ultima occasione da non perdere dava la possibilità di aggregare le funzioni dei comuni in convenzione proprio per verificare l’efficacia di una futura fusione…tanto che era previsto un periodo di “prova” di tre anni.
Nessuno lo ha mai preso in considerazione ed ora ci raccontano che si rischia di perdere un’occasione più unica che rara e che in caso di rifiuto da parte dei cittadini torneremo al paleolitico in pochi mesi.
D’altronde evidentemente chi amministra ha un suo modo di valutare le priorità della Comunità e soprattutto tiene in grande considerazione gli aspetti fondanti di una pur elementare Democrazia che nascono dalla capacità dei “decisori” di confrontarsi prima di assumere decisioni sulla vita degli altri. Ma questa è fantascienza!!!
Questo aspetto è sconcertante,il “ghe pensi mi” imbocca una strada e poi, bontà sua, ti “invita” a percorrerla.
Non ti chiede prima se TU te la vuoi fare la passeggiata…..e per andare dove?
E dire che nei programmi elettorali tutti promettono partecipazione, informazione, e chi più ne ha più ne metta. Un rigo in neretto dichiara….bilancio partecipato …. Un fantastico colpo di genio!
È vero che poi si liquida l’argomento dicendo che alla “gente” non gliene frega nulla.
Sarà davvero così? Certo fa molto comodo!
A Ternate ancora si aspetta di essere informati sulla “Ternate Servizi” strumento operativo / finanziario che avrebbe fatto risparmiare al comune risorse importanti….anche quella volta l’argomento principale a favore della formidabile strategia, guarda un po’, erano i quattrini…. con i considerevoli vantaggi economici gli amministratori avrebbero avuto le risorse per assicurare un più che roseo futuro ai Cittadini.
Per quel che ne sanno i Cittadini tutto finì mestamente e soprattutto silenziosamente.
D’altra parte se è sensato costruire un edificio “polivalente” in quel che resta del Parco pubblico di Ternate con una spesa di 500.000 € evidentemente tutto è relativo … e poi, perchè negare l’ennesima sala polivalente ai cittadini!?
D’altronde la realizzazione di un ettaro (10.000 metri quadrati) di parcheggio a servizio del Parco non è cosa da poco e sicuramente rappresenta una fondamentale priorità per tutti i ternatesi che a più riprese hanno sollecitato l’intervento che proietterà il paese verso un futuro radioso.
Un po’ più di rispetto per l’ambiente avrebbe consigliato maggior prudenza e al Parco Berrini non mancava certo un altro ingombrante e definitivo ospite in barba ai più elementari concetti di salvaguardia del territorio, del consumo di suolo, del riuso del patrimonio esistente….la Villa Leonardi ed il suo Parco, ad esempio, sta inesorabilmente crollando… ma vi diranno che ci vogliono troppi soldi….
Così va il mondo, ma non preoccupatevi…..ghe pensi mi!!!
Giovanni Ravasi
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