Ettore Masina, un grande della politica italiana

29 Giugno 2017

Egregio direttore,

dire che la scomparsa di Ettore Masina mi rattrista è dire poco. Con Ettore Masina ci siamo incontrati credo due volte qui a Varese nelle iniziativa politiche organizzate dal Pci di Varese. Erano anni pieni di entusiasmo ed Ettore Masina era quella forte personalità dei cattolici indipendenti eletti nelle liste del Pci che avevano dato un contributo determinante al prestigio dello stesso partito. Uno di questo incontri era stato organizzato presso il Salone Estense di Varese e mi ricordo che da giovane militante, ero seduto insieme a Masina con la compagna Maria Pellegatta e per me questo era un punto di orgoglio. Ricordo che in una campagna elettorale forse del 1976, nel nostro giornaletto qui a Induno “La voce indunese” avevamo ripreso un suo articolo per la campagna elettorale.

L’altro giorno è scomparso Stefano Rodotà, oggi Ettore Masina e sempre oggi è morta anche Letizia Berlinguer, la moglie di Enrico Berlinguer tutte persone che per etica morale, statura, serietà ed onestà posso essere considerati dei grandi della politica italiana e che non hanno paragoni con nessuno esponente politico attuale. Se qualcuno oggi mi chiede chi meglio potrebbe essere all’altezza di queste persone, non saprei rispondere. Forse è questa la crisi politica e morale che stiamo vivendo.

Poi per molto tempo siamo rimasti in contatto attraverso le sue email con cui comunicava con i suoi amici, commentando sempre con passione l’attualità della vita del nostro paese.

Poi ad Ettore Masina avevo chiesto un contributo per alla piccola storia di un compagno di Induno Olona che in quel periodo ricopriva il ruolo di Presiedente dell’Anpi, Francesco Zecchini. E così a quella storia avevamo abbinato un suo intervento nel 2007 con il titolo “Nostra madre la Costituzione“, in cui scriveva:

“Battersi per la difesa della Costituzione è dunque un dovere sacrosanto per confermare le scelte di libertà, di giustizia, di solidarietà che l’Italia fece dopo l’esperienza del fascismo, di una guerra terribile e di una coraggiosa resistenza al razzismo. Mai come in questi anni di crisi e di rischio di perdita della memoria storica, il nostro Paese è chiamato ad essere fedele ai momenti più alti della nostra storia. Ma la fedeltà al nostro passato sarà tanto più garantita quanto più giovani, donne, lavoratori vigileranno per la difesa della Costituzione, contro i tentativi che in questi anni e negli anni a venire si vorranno fare per stravolgere il Patto Costituzionale, perche non sia una bandiera sventolata da una esigue parte dei cittadini. Questo è l’augurio con cui affido queste parole ai ragazzi e studenti delle scuole di Induno Olona e della Valceresio /Roma, giugno 2007)”.

Ad Ettore Masina possiamo solo dire il nostro grazie.

Emilio Vanoni – Induno Olona