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Far pagare i motociclisti. E tutti gli altri

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24 Aprile 2007

Egregio Direttore,

le scrivo in merito all’editoriale che ho appena letto sul Vs/ sito web.
Sono un motociclista praticante, un motociclista convinto ed appasionato e ormai non mi stupisco più della stupidità di certe affermazioni.
Si perchè arrivare a certe affermazioni come quelle dell’editoriale dove ogni motociclista si dovrebbe pagare le proprie spese mediche significa ignorare completamente cosa vuol dire andare in moto, cosa implica andare in moto e come avvengono gli incidenti in moto.

Significa basarsi semplicemente sul sentito dire, su quanto riportato dal cugino del parente del portinaio che una volta ha visto uno in moto, sul supposto, sull’idea normalmente sbagliata che ci si fa del motociclista medio.
Questo editoriale sarà letto da tanta gente che come lei evidentemente le moto non le conosce e che basandosi sulla sua importante posizione penserà che quanto da lei asserito sia verità assoluta purtroppo.
Verità assoluta è invece sapere che le stesse moto che vengono vendute in italia vengono vendute nel resto del mondo (come mai nel resto del mondo quel che succede da noi non succede vuoi vedere che le moto non c’entrano?), verità assoluta è che gli autovelox e il sistema di patente a punti sono strumenti utili solo ai comuni italiani per far cassa e non aiutano la sicurezza di NESSUNO, verità assoluta è che non c’è alcuna formazione ma non a scuola, dove al sottoscritto non è mai stato insegnato nulla sulla circolazione stradale eppure non sono un criminale alla guida, ma nella famiglia (primo organo di istruzione e di formazione).

Mi potrebbe anche star bene poi che un centauro sventato si paghi le spese mediche per guarire dalle ferite che la sua stupidità ha causato, però esigerei che lo stesso trattamente venga riservato a tutti gli automobilisti che causano ferite ai motociclisti incolpevoli, provi a proporre una cosa simile e mi dica quali saranno le reazioni del mondo dell’auto, non solo da parte degli automobilisti ma anche da parte delle lobby delle auto ovvero da parte di FIAT.
Vuole porre dei limiti, benissimo poniamo dei limiti evitiamo che TUTTE le categorie che circolano per strada possano superare i limiti di velocità imponendo l’uso obbligatorio dei limitatori di velocità ma non solo sulle moto o sui camion ma anche e anzi soprattutto sulle auto.
Infine un ultimo appunto per farle capire come lei sia tremendamente lontano dal capire cosa significa la parola “Motociclismo”, io domenica scorsa passeggiavo con il mio California per il passo del Bracco tra La Spezia e Sestri Levante quando arrivato quasi a Carrodano subito dopo una curva cieca mi son ritrovato davanti un gruppo di circa 30 ciclisti che fregandosene allegramente della sicurezza loro e altrui occupavano tutta la corsia e parte della corsia opposta per poter ciarlare tra di loro, mi dica direttore se avessi investito qualcuno di quei disgraziati ciclisti secondo lei avrei avuto ragione nonostante stessi rispettando la velocità massima prevista in quel tratto e stessi viaggiando in modo molto tranquillo oppure mi sarei ritrovato circa 30 testimoni pronti a dichiarare che io ero un criminale che aveva travolto dei loro amici?
Ci rifletta e poi magari faccia un editoriale sui ciclisti…

Giuliano Arcinotti

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