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Favorevoli alla tassa di soggiorno se si investe nel turismo

Porto Ceresio - ufficio turistico
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3 Settembre 2017

Egregio Signor Sindaco,

rincariamo la dose. Manifestiamo ancora il nostro appoggio alla proposta di mettere la tassa di soggiorno. Come abbiamo già scritto in passato, non bisogna, però, semplicemente imporre da parte degli enti pubblici una nuova tassa. Bisogna, a questo fine, lavorare duramente da parte degli amministratori e, nel contempo, ci deve essere il controllo di tutti gli elettori.

Saper cogliere un’occasione, quale appunto la possibilità di istituire una tassa nuova, comporta, proprio il far sì che ci sia una forte preparazione per giustificare la nuova imposizione. Secondo noi, non deve essere solo il Comune di Varese a muoversi per la istituzione della tassa di soggiorno.

Dovrebbero, in contemporanea essere invogliati a muoversi, animati dallo stesso spirito, tutti i comuni dell’area varesina (tenendo in conto della diffusione delle attrattività culturali e paesaggistiche) . Lei Sindaco di Varese è chiamato da noi, pertanto, a realizzare al più presto una riunione con tutti i sindaci dell’area varesina ed anche con tutti i privati interessati.

Quindi in tutta l’area varesina occorre vi sia una completa ottimizzazione della offerta turistica. Non solo, andranno messi in ordine i nostri beni aventi una grande attrattiva culturale e paesaggistica, ma, soprattutto, questi andranno messi a sistema con quelle che sono le compagini che si occupano di ospitalità e di trasporto.

Un simile insieme occorre sia passato a controlli temporali continui al fine di verificarne non solo l’attuazione, ma anche, la sua durata nel tempo.

Poniamo qui in appresso quanto leggiamo sul Il Sole 24 Ore.

Il settore turistico marcia a pieni giri – il 2017 si annuncia record – e il 2018 dovrebbe essere altrettanto positivo: i Comuni fanno dunque a gara per salire sul ricco treno della tassa di soggiorno. E così – secondo le prime ricognizioni- ci sarebbero almeno 18 amministrazioni – alcune delle quali ad alta intensità turistica – già pronte o molto vicine all’introduzione della tassa da inizio gennaio un po’ in tutta Italia: tra queste Siniscola, Arenzano, Assisi, Modica, Trieste, Piacenza, Chieti, Posada, Ameglia (in arrivo anche Lerici e Sestri Levante). E almeno altri 61 Comuni dovrebbero introdurre l’imposta nella prima parte 2018: anche qui scenario variegato con Benevento, Bari, Pompei (che ha introdotto una tassa sui bus di complessa riscossione), Asiago, Faenza, Riolo Terme, Castelbolognese, Casola Valsenio, Positano, Mantova, Pineto, Giulianova, Collesalvetti, Alba Adriatica, Amantea, Tirano, Arezzo, Cariati e Monterosso Mare, tanto per citare solo alcuni centri. In Sardegna, ad esempio, finora solo 16 Comuni su 377 hanno introdotto la tassa di soggiorno.

La società di ricerca Jfc ha effettuato un aggiornamento dell’Osservatorio sull’imposizione locale relativa al turismo.

«L’mposta di soggiorno – afferma Massimo Feruzzi, ad Jfc – è per molti Comuni, un’importante fonte di entrata. A fine anno si raggiungerà quota 462 milioni di incasso, mentre nel 2018 ci si avvicinerà ai 500 milioni, che potrebbero diventare circa 650 milioni con accordi con le piattaforme di home tourism. Non ci si più meravigliare se nel frattempo molti Comuni stanno introducendo l’imposta ed altri rimodulando le tariffe».

Alcuni Comuni – rileva Jfc – si sono mossi già per l’estate: per Atrani (Costa d’Amalfi) debutto l’8 luglio, a Bolsena si paga dal 13 luglio, ad Agrigento dal 15 luglio (con un incasso già certificato di 18mila euro nelle prime due settimane di applicazione).

Ad Alleghe e Selva di Cadore la tassa soggiorno parte a novembre, in vista della stagione neve. In autunno via a Cervia, Cesenatico e Comacchio in Emilia-Romagna,Vico del Gargano in Puglia, Olbia e Golfo Aranci in Sardegna.

«Anche l’opportunità offerta agli enti Locali di rimodulare l'imposta di soggiorno è stata subito colta da molti Comuni che avevano già in essere questa tassa – aggiunge Feruzzi -. Un esempio è dato dalla Provincia autonoma di Bolzano: la Giunta provinciale ha da poco approvato l’aumento dell’imposta di soggiorno a partire da gennaio con un incremento medio del +12,2%, lasciando però anche alle singole amministrazioni comunali la possibilità di effettuare ulteriori aumenti in caso di progetti specifici legati al turismo. Ma anche piccoli Comuni puntano, già da quest’anno, ad aumentare gli incassi dell’imposta di soggiorno. A Varenna – sottolinea – non solo si pagherà molto di più grazie ad una completa rimodulazione (l’incremento medio è pari al +105%), ma si pagherà la tassa anche nei mesi di marzo ed ottobre».

Negli ultimi anni la platea dei Comuni è andata aumentando notevolmente:
nel 2011 si contavano 11 amministrazioni per un introito totale di 77 milioni,
nel 2018 si stima che i Comuni saranno circa 900 con 500 milioni di introito.

Un centinaio i nuovi ingressi nel parterre dei Comuni tra fine 2016 e gli inizi del 2018, dunque. E 152 milioni aggiuntivi potrebbero arrivare dagli appartamenti.

«La possibilità di istituire la tassa di soggiorno deriva dalla manovrina di luglio che ha modificato il blocco del Governo Renzi a nuovi tributi locali – commenta Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria alberghi – . Purtroppo è ripartita la corsa dei Comuni alla tassa di soggiorno, ma – fermo restando che siamo contrari visto che le risorse continuano ad andare solo a tappare tutti i buchi in capo ai clienti degli alberghi. I dati di questa estate stanno confermando il boom della ricettività alternativa mostra reca alla vecchia oltre che, come evidenziato già dalla questione irrisolta della cedolare secca, operano in una sorta di limbo cui la fiscalità locale e nazionale non accede. È necessario riaprire il tema della imposta di soggiorno definendo modalità e controlli che ne garantiscano la corretta applicazione da parte di tutti quanti sono tenuti. Questo con l’auspicio anche di arrivare ad una riduzione degli importi che va ricordato sono, nelle principali città italiane, di gran lunga i più elevati d’ Europa».

il presidente degli Amici della Terra
Arturo Bortoluzzi

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