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Giornata uggiosa per Varese&Tourism

Varese, piazza San Vittore - foto di Annalisa Genovese
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7 Agosto 2018

Mi metto nei panni di un turista straniero che ha scelto il nostro territorio in qualità di meta delle proprie vacanze, cosa facciamo oggi?

A questa domanda una risposta l’abbiamo, la moria dei turisti stranieri nei nostri laghi, come le alborelle di antica memoria che non vanno più in frega, praticamente scomparsi entrambi.

Torno di botto alla sua domanda è la risposta che mi do è semplice, ponendomi un’altra domanda esiste un sistema turistico funzionale?

Noto tante iniziative estemporanee, in ambito sportivo, grandi eventi o pseudo tali, immaginarie strategie che possano coinvolgere compagnie aeree ecc… ma quale è lo stato dell’arte?

La nostra provincia a poco a che fare con la parola turismo non esistendo un sistema di progetto “vacanza a Varese”, non esiste un calendario di iniziative, un’offerta di entertainent, un portale ufficiale ed istituzionale che assolva alla funzione di marketing territoriale.

Nell’area insubrica esistono 18 campi da golf, monti laghi, siti storico culturali, Milanello, La Pinetina, scuole di vela, canottaggio, ciclismo, basket, percorsi ciclo turistici, di mountain bike, trekking, piste di fondo, di sci alpino, aree commerciali, spacci, casinò, centri benessere e palestre. Musei anche interattivi come Volandia senza dimenticare Malpensa, si ma manca il maestro d’orchestra che sia in grado di coordinare queste realtà trasformandoli in protagonisti che sappia proporre una sinfonia fruibile al turista.

Tempi morti, giornate uggiose, voglia di novità di esperienze appaganti…. su le maniche, vedo tante AP pronte a decantare le nostre eccellenze, ma poca voglia di sporcarsi le mani per rendere tangibili e reali le varie ricette.

Abbiamo la pancia piena, allora bom non lamentiamoci, abbiamo fame, allora apparecchiamo la tavola, per far sì che i nostri ospiti siano soddisfatti.

Le compagnie aeree aspettano proposte per ottimizzare le loro rotte, B&B, agriturismi e hotel potrebbero aderire a progetti mirati, le varie scuole di sport e realtà commerciali non aspettano altro di essere coinvolte in tour ed iniziative organizzati.

La parola d’ordine è OFFERTA, non abbiamo nulla da offrire o non siamo in grado di proporlo in un sistema integrato, mettendo ognuno di noi un pezzo di cuore e di testa? Forse è il momento di coinvolgere tanti giovani non come “angeli” dell’accoglienza, ma come innovation young tourist manager.

Opportunità di convenzioni con pacchetti specifici: sport, leisure, storico culturali, legati ad eventi fieristici milanesi ecc…

Diamoci da fare, incontriamoci, inventiamoci qualcosa e partiamo, mettendoci tutti in gioco, per lo meno non vivremo di rimpianti.

Marco Colombo
Presidente Aime
Agroalimentare

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