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Grazie a chi mi ha concesso il sogno di continuare a giocare a basket

Varie Basket
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25 Giugno 2018

Avere vent’anni…
Vincere un campionato di basket provinciale sognato fin da bambino…
Decidere cosa fare di questa splendida vita…
Intanto trovare lavoro in una fabbrica per mettere da parte qualche soldo…
Per uno sfortunato incidente ustionarsi la mano destra in modo grave e irreparabile…
Arrivare in ospedale, essere subito operato più volte, ma provare a non pensare al danno subito…
Chiedere ai dottori se un giorno : “Tornerò a giocare su un campo di basket?”…
Non conoscere la risposta…
Aspettare otto mesi dedicandosi a cure e riabilitazioni …
Riprendere gli allenamenti poco alla volta, ricominciare ad usare gli oggetti, a fare gran parte delle cose che nella quotidiana normalità, sono scontate…

Un anno dopo tornare a giocare la prima partita di basket …
Riuscire a fare tutto, ma continuando a sentire male e lottare contro la restrizione causata dalle cicatrici
Un anno e mezzo dopo riaffidarsi alle stesse abili e sapienti mani che mi salvarono il giorno dell’incidente …
Un trapianto di pelle eseguito ad opera d’arte dal Prof. Mario Cherubino e dalla sua Equipe …
Non più la speranza, ma la certezza di avere la mano che funziona …
E’ la semplice storia di un ragazzo che ha rischiato di perdere molto, ma è stato messo nelle condizioni di recuperare tutto superando un grosso ostacolo.

Un sentito GRAZIE (difficile da esprimere a parole, ma viene dal cuore) al Prof. Cherubino, al Prof. Valdatta, al Dott. Tamborini, al Dott. Pellegatta, alla Dott.ssa Gargiulo,al Dott. Sallam, ai ragazzi, agli infermieri e alle infermiere dei reparti di Chirurgia Plastica e Chirurgia Della Mano (in particolare alla gentilissima Silvia Rossi), al reparto di fisioterapia,alla dott. Elena Macchi e alla Prof.ssa Francesca Rovera dell’Ospedale di Circolo di Varese,e infine al Centro Ustioni SanaMed di Milano, “per avermi salvato in tutti i modi in cui era possibile salvarmi”.

Andrea

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