I musulmani, il furgone e “l’indignazione”: ma la gente comune dove’era?

9 Novembre 2008

Egregio Direttore,
cito la notizia di prima pagina VN: Lega-musulmani, battaglia del venerdì a colpi di carro attrezzi
(http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/arti
colo.php?id=111509).
Un furgone con adesivo padano è stato posteggiato nel punto dove di solito gli islamici si riuniscono per pregare, a Gallarate: azione provocatoria e quantomai inopportuna, perché questo sarebbe stato l’ultimo venerdì di preghiera, in quel luogo. Comportamento corretto delle Forze dell’ordine e giusta indignazione della Chiesa, nonché civile (signorile) atteggiamento dei fedeli islamici, tutto bene, ma non ho sentito reazioni da parte della cittadinanza, dalla gente comune, dalle associazioni. Pare che ci sia una sorta di tacita complicità, rispetto a comportamenti antiislamici, come se la gente fosse intimamente consenziente.
Ovviamente con il termine “gente” alludo al fatto che la religione più seguita (le statistiche dicono il 95% della popolazione) sia quella cattolica, quindi con quel termine voglio indicare i fedeli cattolici. Da ciò ne deduco che, se in futuro qualcuno posteggerà un furgone davanti ad una cappelletta votiva, o all’ingresso di un oratorio, o sul sagrato di una chiesa, o magari dentro a quella chiesa, la “gente” non dovrebbe aver nulla da ridire. Un loro ispiratore insegnava la fratellanza e l’amore per il prossimo: sarebbe
più che sufficiente il semplice rispetto, ma io non vedo nemmeno quello.
Cordiali saluti.