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I tablet di Maroni

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I tablet di Maroni
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2 Agosto 2017

Caro Direttore,
ho l’impressione che le modalità di voto per il referendum sull’Autonomia della Lombardia siano passate un pò in sordina.
Quello che sicuramente ha fatto scalpore è la spesa di 23 milioni di € che è servita ad acquistare dei “tablet” al fine di svolgere la prima vera sperimentazione pratica di voto elettronico in Italia.
Il governatore Maroni ha cercato di smorzare un pò le polemiche affermando che dopo le operazioni di voto i 24.000 tablet rimaranno in comodato d’uso presso le scuole che potranno usarli a scopi didattici.

Ma siamo proprio sicuri che questi tablet siano usufruibili a fine educativi come dei normali tablet Android o Apple iOS?

Sicuramente guardando la foto che allego difficilmente ognugno di noi pensa ad un iPad.
In base al bando di gara emesso dalla regione Lombardia le “Voting Machine” dovranno disporre una scocca in materiale indeformabile, anti urto ed anti manomissione che racchiuda totalmente il dispositivo e renda accessibile dall’elettore solamente il touch screen per la votazione. Inoltre, oltre al monitor touch screen capacitivo da almeno 10”, dovrà essere dotata di “un sistema per la stampa su carta dei report diagnostici, del risultato finale e del voto espresso elettronicamente, comprensivo di consumabili e carta sufficienti per il corretto funzionamento del dispositivo fino al termine delle votazioni”.
Il tablet dovrà avere un sistema di memorizzazione dei dati ridondante, autonomia di 18 ore se staccato dalla rete elettrica e il tutto dovrà girare con un firmware certificato a prova di manomissione.

Solo i requisiti funzionali sono lontani anni luce da un normale Tablet destinato al mercato consumer.

Tre offerte sono giunte in regione per questa gara. Smartmatic International Holding B.V, RTI Indra Italia S.p.A. e Lutech S.p.A.
Alla fine è stata scelta la prima società olandese in quanto economicamente più vantaggiosa.

Fin qui tutto bene. Io sono disposto ad accettare una simile spesa se da qui in avanti qualsiasi votazione sia effettuata tramite queste “Voting machine”. Il tempo per l’abolizione della carta e di spogli infiniti è ormai giunto e maturo.

Quello che però non sono disposto ad accettare e che mi fa irritare parecchio sono le scuse totalmente insensate con cui il governatore cerca di giustificare una simile spesa.
Siccome non siamo tutti una massa di infanti suggestionabili ed abbindolabili con qualsiasi panzana il nostro caro Maroni poteva semplicemente dire che questo era il prezzo da pagare per rivoluzionare radicalmente il sistema di voto. Poteva anche avanzare una sorta di primato Lombardo in tal senso….la prima vera rivoluzione nel sistema elettorale su scala regionale. La Lombardia è l’eccellenza e lo dimostra anche nel voto. Bene, tanto di cappello, del resto siamo il motore d’Italia, il macina-PIL per eccellenza…che vuoi che siano 23 milioni?

Ma per favore non ci tratti da bambini stupidi dicendoci che questi tablet resteranno nelle scuole a fini didattici. Lo capirebbe anche un bambino che quello non è un tablet normale.

Felice Griffi
Tradate

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