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I veri “malanni” del pronto soccorso

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27 Aprile 2007

Egregio Direttore,
chi le scrive è un operatore sanitario (poco importa se medico o infermiere e in quale struttura), mantengo l’anonimato non per paure o ritorsioni ma perché non voglio dare adito a facili prese di posizione(in quella struttura si viene curati meglio,il medico è meglio/peggio di un infermiere etc. etc.).
In merito ai problemi di pronto soccorso vorrei fare solo qualche semplice considerazione:
1)la situazione di Varese è quella di Niguarda,di Busto A. etc. etc….in poche parole,di tutta Italia.
2)il problema attese non deriva da una logistica migliore o peggiore o da un organico ridotto all’osso(certo,4 medici sono meglio di due) ma da un malo costume tutto italiano.
Il pronto soccorso è la camera caritatis di chiunque, è il luogo dove scaricare ogni tipo di paziente (tanto c’è il PS!) non capendo che non si è nel luogo dove si cura tutto,non porto il paziente con l’herpes dal cardiologo perché “tanto è un medico”.
Invece nelle sale visita si sente di tutto, persone che magari inveiscono perché hanno atteso un’ora e quando vengono visitate si scoprono realtà del tipo”da 4 giorni ho mal di testa” e alla domanda se il curante è stato sentito si ottengono come risposte ”non c’è…è in vacanza…oggi non riceve” che tradotto vuol dire “non perdo tempo con lui e non lo disturbo ma voi tanto siete qui e risolvetemi il problema”.
3)i curanti,che se facessero quello per cui sono lautamente pagati dal SSN forse avremmo qualche attesa in meno, invece di intasare i PS con pazienti che non sopportano e che scaricano nel luogo meno idoneo al loro problema.
4)infine una cosa che oggi tanti, troppi, dimenticano.. signori, un po’ di pazienza,non si può avere la botte piena, la moglie ubriaca e la cantina nuova, perché diventa un gioco la massacro, se li fai aspettare non lavori e sei da denuncia, se li visiti ed in 15 minuti escono sei stato superficiale e sei da denuncia, viene da pensare che ho sbagliato tutto, che questo gioco non varrebbe la pena per la miseria che si prende(1200 € un infermiere e poco più di 2000 un medico) se non fosse che ci si crede in quello che si fa.

Ora devo andare, a visitare una media di 50 pz in un turno di lavoro, sperando di non venire aggredito o denunciato, conscio che anche oggi porterò a casa una buona razione di insulti, perché,me ne ero dimenticato,per quanto si possa soffrire (un ginocchio che duole da una settimana è così insopportabile?) oggi chi accede a questo luogo(il PS) per un buon 70-80% dimentica l’educazione a casa, e ci si ritrova con ragazzini di 15-16 anni e relativi genitori che inveiscono e minacciano…
Le vacanze si avvicinano, un buon viaggetto in Africa,dove si muore per un raffreddore,non farebbe male a tanta gente, vedendo quello che ho visto in qualche periodo di permanenza in un paese dove ho trovato più civiltà che in una città come Varese o Milano.

Cordiali saluti

PS:per non sembrare eccessivamente di parte chiaramente è scontato che il sistema potrebbe migliorare con alcune accortezze, però da parte di tutti,politici,sanitari ed utenti…

lettera firmata

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