Il bianco che più bianco non c’è

8 Novembre 2012

Egregio direttore,
trovo molto strano, che il popolo astensionista alle urne sia in aumento, milioni di italiani, avranno milioni di motivi per indicare pacificamente quanto possa essere profondo il malessere che coinvolge la politica, conseguentemente sfiduciati non sanno a chi rivolgersi, ora dove sta la stranezza ?
Partiti tutti, corrispettivo governo, passatemi la frase, <se ne fregano> e altrettanto gli italiani astensionisti,insisto su gli italiani perchè lo sono anagraficamente, ma a torto o ragione ripudiano lo Stato così com’è. Ora facendo uno sforzo di immaginazione nell’esaminare come potrebbero essere nell’anima e nel corpo, queste stimate persone, ed andando velocemente per eliminazione, credo essi siano: oneste fino all’osso, sincere, leali, ligi nel pagare ogni tassa, amici di tutti, non obligatoriamente religiosi, insomma la crema delle genti italiche, non sostano in doppia fila, non pasano con il semaforo rosso, nel cofessionale essi stessi confessano il prete, allo stadio con lo striscione <arbitro ti amo>.
Viene spontaneo credere, sperare, che tra loro, si debba, o voglia, sceglierne un centinaio da mandare a Montecitorio rappresentando l’orgoglio della futura politica italiana ,di certo se gli italiani hanno il governo che si meritano, in passato e il presente, gran parte di colpa a loro appartiene, la colpa di stare nell’ombra per non sbagliere mai, il sapore del nulla al cubo, il bianco che più bianco non c’è.