Il caos della Buona Scuola
30 Agosto 2016
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico arriva puntuale come un orologio svizzero la minaccia di cattedre vuote e di uso massiccio di supplenti .
Ma questa volta , grazie alla trovata eufemisticamente definita “ buona scuola” ,la situazione è molto, molto più seria che in passato , in provincia di Varese come nel resto d’Italia .
E si corre il rischio di mettere letteralmente in ginocchio intere scuole , specie quelle a dimensioni limitate.
Il problema nasce dal cosiddetto concorsone, che avrebbe dovuto assegnare dall’inizio dell’anno scolastico decine di migliaia di insegnanti in tutta Italia . Ma l’espletamento del concorso, se da una parte è in forte ritardo , dall’altra ha decretato in anticipo una situazione kafkiana.
Infatti , nonostante le altisonanti dichiarazioni del ministro Giannini, le prove orali e le valutazioni finali per gli insegnanti delle scuole elementari e dell’infanzia presumibilmente si concluderanno a novembre per cui , sicuramente , si dovrà ricorrere a supplenti .
Ed oltre al ritardo dell’espletamento dei concorsi c’è un problema di numeri : i docenti ammessi alle prove orali sono in numero notevolmente inferiore alle cattedre disponibili .
Sperando che tutti coloro che sono stati ammessi alla prova orale la superino .
Comunque ad essere chiamati come supplenti non saranno docenti “ idonei “ che abbiano magari ottenuto un punteggio inferiore a quello di altri colleghi , ma insegnanti che non hanno superato il concorso , ovvero inidonei :
C’è di che ridere , se a rimetterci non fosse il ministro, ma docenti che hanno fatto sacrifici per laurearsi , alunni che si ritrovano insegnanti precari .
Altro che buona scuola .
Andrea Bagaglio
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