Il Cral dell’ospedale, la direzione sbaglia

27 Maggio 2015

Egregio direttore, solo ora trovo il tempo per scriverLe queste poche righe per una questione che mi sta a cuore.
Tempo fa, non ricordo il periodo, sul Suo giornale ho letto un articolo riguardante l’appalto dello spaccio all’interno dell’ospedale di circolo. La cosa, da dipendente, quale sono, mi ha notevolmente sbigottito. Come si sa lo spaccio o bar dell’ospedale, come si vuol chiamare, è gestito da parecchi anni, dal dopoguerra, per essere precisi, da un cral, assolutamente non a scopo di lucro, di cui ne faccio parte come socio da ormai quarant’anni. Codesto cral ha sempre aiutato economicamente tutte le iniziative sportive, culturali e quant’altro dei vari soci, dipendenti ospedalieri. Ha da molti anni organizzato gite per i soci dipendenti, sia culturali che turistiche a prezzi molto economici. Noi soci, chi per un verso, chi per un altro, abbiamo beneficiato di queste iniziative. Ora, non si sa per quale ragione e motivo, si vogliono dare in appalto il bar a ditte private, mettendo fine, in pratica, alla gestione del cral e di conseguenza al suo scioglimento.Contribuendo così alla fine di tutte le agevolazioni e aiuti che abbiamo noi soci-dipendenti. La cosa, ripeto, mi lascia molto sbigottito e garantisco non solo a me, ma a parecchi altri soci, increduli di fronte ad una presa di posizione da parte della direzione ospedaliera.A questo punto la domanda nasce spontanea, perchè, per quale motivo, per quale ragione l’attuale amministrazione vuole distruggere un bene così prezioso per i dipendenti ospedalieri, bene consolidato da parecchi anni? Egregio Direttore mi auguro che questa mia missiva abbia una risposta chiara e ragionevole da parte dell’attuale amministrazione ospedaliera.
Nell’attesa Le invio un ringraziamento per lo spazio concessomi e

Marcello Chiriacò