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Il professor Veronesi ci aveva messo in guardia

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29 Dicembre 2013

Caro Direttore
Scienziati italiani e stranieri (persone che hanno fatto della ricerca lo scopo della loro vita) hanno bocciato definitivamente il cosiddetto “Metodo Stamina”, definendolo inutile, inefficace, non convalidato da dati sperimentalmente validi e significativi , pericoloso. Eppure Vannoni, il presidente di Stamina Foundation continua a rivendicare i successi (quali ?) del suo metodo. Si è arrivati al punto che un suo collaboratore e vice presidente di Stamina, il Sig. Marino Andolina, abbia tirato in ballo una certa criminalità che, per motivi misteriosi e solo a lui forse noti, si opporrebbe al metodo Stamina. Tutto questo mi ricorda la vicende della MultiTerapia Di Bella, bocciata anche essa dai ricercatori. Purtroppo chi ci va di mezzo sono i malati che non avendo, in molti casi, alcuna speranza da interventi farmacologici, si rivolgono, come ultima speranza, a questi “metodi” che la scienza boccia giustamente, decidendo secondo scienza e coscienza e non per fini personali o altro!
Vorrei qui di seguito riportare il messaggio che il Prof. Veronesi, nello scorso ottobre, indirizzò ai parenti dei malati in cura con il metodo Stamina attraverso il sito Huffington Post : un messaggio di comprensione del loro dolore, di grande umanità, di tanto buon senso e dolorosa partecipazione a chi soffre, ma anche di rigore scientifico.
"In questi giorni è riapparso sui media con evidenza il caso di Sofia, la bimba affetta da leucodistrofia metacromatica , e degli altri bimbi trattati negli Spedali Civili di Brescia, che continua ad angosciare e commuovere tutti noi. Ma continua anche a confondere chi sta seguendo sperimentazioni cliniche sulle staminali, chi è in attesa di una cura che pare non arrivare in tempo, e in generale tutte le famiglie che hanno casi di malattie molto gravi. Si chiedono se è giusto o no seguire le indicazioni dei medici e delle istituzioni. Personalmente capisco molto bene che nelle situazioni più tragiche, anche un tentativo giudicato inutile dalla scienza, appare comunque preferibile alla perdita della speranza. Inoltre come padre e come uomo capisco come la malattia di un figlio possa legittimare a compiere qualsiasi tentativo e battere qualsiasi strada per guadagnare una aspettava per il futuro, anche se di pochi giorni soltanto. Tuttavia, come medico e ricercatore rimango convinto che i pazienti debbano seguire le terapie sperimentali certificate dagli enti di sorveglianza, come Aifa e Istituto Superiore di Sanità, e che gli ospedali pubblici debbano erogare cure scientificamente provate e seguire indicazioni di questi organismi, che hanno omologhi in ogni Paese civile. Le regole della scienza non sono asettiche e spietate. Sono semplicemente regole, studiate per garantire la massima efficacia della ricerca, la trasparenza dei risultati, e per evitare abusi da parte di qualche scellerato che tenti di sfruttare commercialmente la disperazione delle famiglie. La sanità pubblica non lavora per il male della popolazione e non dimentichiamo che il nostro sistema sanitario, malgrado la situazione di crisi delle risorse, riamane uno dei migliori del mondo". Umberto Veronesi
Sono pienamente d’accordo con quanto scritto dal Prof. Veronesi e invito tutti a meditarne i contenuti. Ritengo che il Giuramento di Ippocrate valga non solo per i medici, ma per chiunque faccia ricerca con scienza e coscienza tenendo come scopo il miglioramento fisico, sanitario e morale dei viventi. Cordiali Saluti

Carlo Mario Passarotti - Gallarate

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